Venezia si prepara a un’altra ondata di marea eccezionale.
Le previsioni si concentrano su sabato 3 ottobre, alle ore 12, quando l’acqua granda potrebbe toccare un picco che oscilla tra i 135 e i 150 cm.
Troppi per la città, che in questa occasione potrebbe però essere difesa dal MOSE.
Gli ultimi tre test effettuati sono andati bene, i tempi di sollevamento delle paratoie si sono ridotti nell’ultimo a 50 minuti, non ci sono stati intoppi.
Certo, sono stati finora effettuati a mare calmo e le previsioni meteo di sabato aprono uno scenario completamente diverso.
Ma il Commissario straordinario Elisabetta Spitz ha deciso: nel caso in cui la marea superasse i 130 cm, la quota prevista dall’attuale protocollo di emergenza (quella indicata dal protocollo d’intervento in situazioni ordinarie è di 110 cm), il Mose si solleverà.
La procedura d’emergenza
Il Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato alle Opere Pubbliche ha già stabilito la procedura.
Sarà poi l’altro commissario, Cinzia Zincone a renderla ufficiale attraverso l’emanazione di un decreto.
Che arriverà a seguito di un monitoraggio e di conseguenti diversi alert a iniziare da 72 ore dall’evento, poi da 48, 24, 12 e, a scalare, a 9 e a 6.
A lle 6 di mattina di sabato, quindi, si romperanno gli indugi.
Se la situazione resta quella prevista, con una marea che alle 12.00 va dai 130 ai 150 cm, sarà ufficialmente premuto per la prima volta il bottone per far alzare l’intera barriera mobile in emergenza.
Nel frattempo, la Capitaneria di Porto emanerà un’ordinanza per interdire il traffico marittimo attraverso le bocche di porto.
Acqua alta: questione di (s)fortunate coincidenze
Tutto è stato organizzato. In realtà la situazione meteo è in continua evoluzione e, se è giusto avvisare la cittadinanza in modo tale che chi ha abitazioni o magazzini al pianterreno possa organizzarsi, è anche vero che la speranza, oltre che sul Mose, sta nella mancata coincidenza di parametri fondamentali.
La previsione mareale per le ore 12.00 del 3 ottobre non è di per se’ drammatica.
La marea astronomica si assesta infatti su un +76 cm. A questi potrebbero aggiungersene altri 60/70 di marea meteorologica.
L’incubo saccatura atlantica
Ma a incombere è una saccatura che, nel momento in cui scriviamo (giovedì 1 ottobre ore 10.25) già è arrivata dall’artico sulla Manica, come purtroppo da previsioni.
“Da domani pomeriggio – spiega il direttore del Centro Maree di Venezia Alvise Papa – dovrebbe già transitare sull’Italia e sabato mattina passare su Venezia”.
Il problema sta nei tempi. “La speranza – anticipa Papa- è che questa perturbazione possa avere due/tre ore di anticipo o di ritardo. Se così accadesse avremo due minime di astronomica di -6, il che significa che l’alta marea di mezzogiorno potrebbe assestarsi su soli 64 cm”.
La questione, quindi, è legata a coincidenze temporali di fenomeni (fortissimo abbassamento della pressione, venti di scirocco in arrivo dalle coste greche, saccatura e marea astronomica) che, verificandosi in ore diverse, potrebbero non creare alcun problema.
I dati delle previsioni saranno aggiornati a breve. Metropolitano.it seguirà tutte le evoluzioni.