Non ci sono dubbi che l’estate sia finita. Le giornate sono decisamente più corte e se fino a qualche giorno fa il sole rendeva ancora tiepide almeno le ore centrali, da questo weekend di fine settembre la situazione è decisamente cambiata. La giornata di domenica è stata all’insegna del maltempo.
Fortunatamente senza danni ma a Venezia, il rischio del verificarsi di una tromba marina ha riportato alla mente di tanti quel tornado che, 50 anni fa, esattamente l’ 11 settembre 1970, intorno alle 21.30, si abbatté sull’isola di Sant’Elena centrando in pieno il motoscafo numero 130 dell’allora azienda di trasporto pubblico veneziana Acnil, oggi Actv.
La scaramanzia veneziana e la storia del numero mancante
Non avendo la corrente ascensionale di domenica un’intensità elevata, ha esaurito la sua forza tra le onde del mare.
Ma a Venezia lo spettro è ritornato, tanto che nei social in molti hanno postato foto e ricordi.
Quell’11 settembre è rimasto tanto impresso nella memoria collettiva da esser stato messo al bando perfino quello che è diventato “il numero della disgrazia“.
Per scaramanzia e per rispetto delle 21 vittime di quel tornado che devastò anche centinaia di abitazioni, nessun vaporetto, infatti, porta oggi il numero 130.
Condizioni favorevoli al fenomeno dell’acqua alta
Scongiurato il peggio, le temperature hanno subito comunque un brusco calo ed è prevista nei prossimi giorni l’acqua alta, che ha già fatto la sua comparsa a San Marco.
Il Centro Previsioni e Segnalazioni Maree indica infatti la possibilità di condizioni favorevoli al fenomeno fino a martedì con una massima di 105 alle 21.50 di lunedì 28 settembre e 100 alle 22.25 del 29. Quando la marea supera i 100 cm si allaga il 5% della viabilità pedonale del centro storico.
Visto il perdurare dell’instabilità metereologica anche per i prossimi giorni i veneziani che non siano iscritti al servizio che avvisa con un sms sono invitati a seguire gli aggiornamenti sulle pagine web del Centro che forniscono informazioni attraverso sistemi sempre più perfezionati.
Il centro Previsione Maree
Per l’acquisizione dei dati si utilizza una rete telemareografica formata da una stazione centrale e 16 stazioni periferiche per misurare il livello del mare. Si trovano in centro storico ma anche all’interno della laguna, alla bocche di porto di Lido, Malamocco e Chioggia e in mare aperto sulla piattaforma del CNR.
I dati meteorologici arrivano dall’Aeronautica Militare, dal Centro Europeo ECMWF di Reading, dal servizio meteorologico della Croazia, dall’ARPA Emilia Romagna, dalle immagini del satellite Meteosat e quelle radar del Centro di Teolo.