I cittadini di Stra saranno i primi in Italia a poter chiedere la sospensione dei mutui prima casa senza dover pagare interessi.
Grazie all’accordo tra Comune e sindacati, con il bilancio di previsione 2021 sarà infatti istituito un fondo che integrerà il cosiddetto “fondo Gasparrini”. E sarà così possibile coprire la quota interessi per i cittadini in difficoltà con il pagamento delle rate.
Il fondo di Stra
L’accordo di negoziazione sociale è il primo di questo genere sottoscritto in Italia. È stato raggiunto il 16 settembre tra il sindaco di Stra, Caterina Cacciavillani, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Venezia e le categorie dei pensionati. Il fondo sarà inizialmente attivato per tutto il 2021 e sarà ad esaurimento delle risorse. L’entità dell’importo messo a disposizione verrà in ogni caso stabilita solo in sede di discussione del prossimo bilancio previsionale del Comune.
I soldi saranno erogati ai beneficiari a fondo perduto. L’Amministrazione definirà a breve anche le modalità e i requisiti per poter accedere al fondo. Il contributo comunale servirà per coprire il 50% di interessi del mutuo non garantito dalle risorse messe a disposizione dal Governo.
Il fondo Gasparrini
È dal 2007 che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha previsto l’istituzione di un Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa.
In situazioni di temporanea difficoltà, si può dunque richiedere la sospensione delle rate per 18 mesi. Ma gli interessi, nel periodo, continuano a maturare e il Governo garantisce, attraverso il Fondo, la copertura del 50% del dovuto. La domanda va rivolta dagli interessati direttamente alla banca, che è tenuta a sospendere il mutuo.
La legge originaria prevede che possano far richiesta di accesso al fondo i titolari di un mutuo prima casa fino a 250.000 euro.
Il fondo è stato rifinanziato con 400 milioni di euro in occasione dell’emergenza-coronavirus. E i decreti “Cura Italia” e “Liquidità” hanno anche allargato la platea dei beneficiari.
Inoltre, fino al termine dell’emergenza Covid-19, non sarà richiesta la presentazione dell’ISEE.
I beneficiari del fondo prima casa
Le casistiche di temporanea difficoltà previste dalla legge 244/07 sono (con alcune eccezioni espressamente previste) la cessazione dei rapporti di lavoro subordinato e atipici, la morte, il riconoscimento di handicap grave o di invalidità civile non inferiore all’80 per cento di un titolare del mutuo.
Anche in questo caso, la platea è stata allargata dai decreti e le leggi adottate nell’emergenza. Possono quini beneficiare del fondo anche i lavoratori che hanno subito una sospensione o una riduzione dell’orario di lavoro per almeno 30 giorni, i lavoratori autonomi e i liberi professionisti che hanno ridotto il fatturato di più di un terzo a causa del coronavirus, i titolari di mutui fino a 400.000 euro e di mutui che fruiscono del fondo di garanzia per i mutui prima casa.
Fino al termine dell’emergenza, potranno accedere al fondo anche coloro che hanno già beneficiato della sospensione del mutuo (purché abbiano regolarmente pagato le rate negli ultimi tre mesi). E fino a 9 mesi dall’entrata in vigore del decreto Liquidità, anche i titolari di mutui contratti da meno di 12 mesi.