Dopo i rimborsi agli studenti con abbonamento annuale, arrivano ora quelli per gli altri abbonati veneziani.
Da martedì 22 settembre, è infatti possibile richiedere un voucher per il mancato uso del proprio abbonamento ai mezzi pubblici AVM/Actv a causa del lockdown.
La prima fase: 11.500 voucher
La prima fase dei ristori causa emergenza Covid-19 dedicata agli studenti che hanno acquistato un abbonamento annuale 2020/21, si è chiusa domenica 20 settembre. In un mese, sono stati rilasciati ben 11.500 voucher, verificati e riconosciuti, pari a complessivi 800.000 euro. Il web form pubblicato online è stato ora chiuso. L’acquisto degli abbonamenti annuali studenti è comunque ancora possibile.
Circa 2.000 ragazzi che hanno scelto la formula dell’abbonamento annuale studente hanno inoltre potuto usufruire del contributo aggiuntivo messo a disposizione dalla Città Metropolitana per gli studenti dell’ultimo anno delle superiori.
In questo modo, oltre 1.000 studenti metropolitani hanno potuto sottoscrivere gratuitamente l’abbonamento annuale.
La seconda fase: come e chi può chiedere i rimborsi
La seconda finestra per i rimborsi aperta da AVM/Actv riguarda invece tutti gli altri abbonati: pendolari con abbonamento annuale o mensile e studenti con abbonamento mensile. Dal pomeriggio di martedì 22 settembre, sul sito http://ristoricovid.actv.it/ sarà pubblicato il modulo da compilare in ogni campo per la richiesta del voucher. Anche in questo caso, è prevista esclusivamente la procedura telematica. Il voucher sarà emesso al termine della stessa, direttamente online.
A stabilire i soggetti che possono richiedere i rimborsi è la legge 77 del 17 luglio. L’articolo 215 precisa che: “hanno diritto al ristoro i pendolari di trasporto ferroviario e trasporto pubblico locale, ovvero quanti utilizzino quotidianamente i servizi di trasporto pubblico per motivazioni di studio o di lavoro che fossero in possesso di abbonamento mensile o annuale in corso di validità durante l’arco temporale di interesse, acquistato antecedentemente alla data di domenica 8 marzo 2020 (compresa) e risultino in regola con i pagamenti”. AVM/Actv verificherà successivamente la documentazione pervenuta e la veridicità delle dichiarazioni rilasciate.
Come utilizzare il voucher
La stessa legge nazionale precisa che gli studenti hanno diritto al voucher per i mesi di marzo, aprile e maggio, mentre i lavoratori solo per le mensilità di marzo e aprile. Il voucher è strettamente personale e non cedibile a terzi. Può essere utilizzato, in un’unica soluzione, entro un anno dall’emissione, per commutarlo in abbonamenti o titoli di viaggio AVM/Actv.
Per ottenere il ristoro, il codice rilasciato al termine della procedura online va presentato presso i punti di vendita diretti Venezia Unica. In alternativa, il codice è valido anche per l’acquisto tramite AVM Venezia Official App. In questo caso, sarà caricato, direttamente all’interno dell’applicazione, un credito equivalente al valore del voucher. Questo potrà essere speso per l’acquisto di titoli di viaggio, abbonamenti o biglietti, da caricare esclusivamente sullo smartphone.
Trovo discriminatorio il rimborso solo per studenti e lavoratori. Chiunque abbia fatto un abbonamento avrebbe diritto al rimborso per i mesi in cui è stato impossibile utilizzarlo, causa Covid – anche perché ha pagato lo stesso. Il diritto al rimborso dovrebbe provenire dal pagamento dell’abbonamento e non dalla posizione lavorativa o di studio.
Profonda e illegittima ingiustizia.
Il rimborso (causa Covid) è previsto per studenti e lavoratori. Probabilmente si sono dimenticati che tra coloro che pagano l’abbonamento annuale ci sono anche i residenti e i pensionati. Fino ad oggi non è prevista la fase tre che preveda la possibilità di chiedere il ristoro da parte di queste due categorie. Probabilmente si tratta di una dimenticanza, però il sospetto che i fatti siano diversi dalla propaganda rimane fortissimo. Un appello alla dirigenza ACTV a porre fine alla discriminazione e ai cittadini di far sentire la loro voce
Io sono Emilio Ballarin
Concordo con altri commenti circa l’ingiustizia nel non avere finora previsto il rimborso causa Covid per gli abbonamenti annuali dei pensionati, che sono diligentemente rimasti rinchiusi in casa per mesi e non hanno certamente potuto usufruire del servizio anticipatamente pagato. Mi auguro che a breve sia prevista una terza fase, dopo studenti e lavoratori, per i rimborsi ai pensionati.