L’Europa punta dichiaratamente alla mobilità sostenibile, Venezia risponde.
Autobus elettrici, automobili ibride a noleggio, monopattini e bici muscolari e a pedalata assistita sono già realtà.
Per un’importante prova direttamente sul campo, ora anche i vaporetti ibridi.
Si è scelto non a caso il primo giorno della settimana europea della mobilità, dedicata, nel 2020, proprio al tema “Emissioni zero, mobilità per tutti” per dare avvio alla prima simulazione di navigazione pubblica green.
La simulazione, verso una flotta green
Per la propria flotta di mezzi acquei utilizzati per il trasporto pubblico, Venezia sta sperimentando due formule: la soluzione idrogeno, che guarda più al futuro, e l’ibrido diesel-elettrico. Al termine del processo di rinnovo, ACTV avrà infatti a disposizione 69 unità navali ibride, tra 34 nuove acquisizioni e 35 rimotorizzazioni.
I primi mezzi con la nuova motorizzazione sono già pronti. E 2 di essi sono stati ora testati in una simulazione di operatività reale.
In Canal Grande è sceso in acqua il vaporetto ibrido E1 di AVM/Actv.
Poi, dal bacino di San Marco all’Arsenale, il test ha riguardato Liuto, di Alilaguna. In entrambi i casi si tratta di barche dotate di soluzioni tecniche innovative che permettono di ridurre inquinamento acustico, moto ondoso e impatto ambientale.
La settimana europea della mobilità
Dal 16 al 22 settembre, tutte le città europee sono state invitate, come ogni anno, a promuovere attività, approfondimenti e sperimentazioni finalizzate a migliorare il livello di sostenibilità ed efficienza della mobilità urbana. La settimana europea della mobilità 2020 intende sottolineare in particolare l’importanza dell’accessibilità al trasporto a zero emissioni. Puntando sul tema “Emissioni zero, mobilità per tutti”, si vuole inoltre promuovere un quadro inclusivo che coinvolga tutta la cittadinanza, attraverso l’adozione di misure concrete che promuovano un ambiente urbano inclusivo e privo di emissioni di carbonio.
Del resto, in occasione della presentazione del Green Deal europeo, è stata proprio la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a dichiarare l’ambizioso obiettivo: l’Europa punta a diventare “carbon neutral” entro il 2050.
Venezia e la settimana della mobilità
Sono proprio i nuovi strumenti di mobilità sostenibile, allora, il centro del calendario di eventi promossi per la settimana 2020.
Il primo evento si incentra sul tema della mobilità casa-lavoro, presentando i risultati del bando pubblico di assegnazione dei fondi ministeriali dedicati.
Dal 2019, il Comune ha infatti avviato un lavoro di collaborazione con le principali aziende del territorio per studiare insieme servizi e infrastrutture per migliorare la mobilità dei propri dipendenti.
La giornata del 19 settembre
Il clou della settimana sarà la giornata di sabato 19 settembre.
A Mestre un autobus elettrico sarà gratuitamente a disposizione come navetta per alcuni punti caratteristici del territorio.
Qui le famiglie potranno trovare spettacoli, letture e laboratori. Anche i monopattini e le biciclette del bike sharing saranno utilizzabili gratuitamente.
Saranno inoltre allestiti 4 punti di intrattenimento: nel chiostro dell’M9, nel teatro del parco Bissuola, nel parco di via Vallenari e a Forte Marghera.
Qui saranno proposti spettacoli teatrali sulla bicicletta, letture ad alta voce, intrattenimenti laboratoriali per i bambini e spazi giochi per grandi e piccoli.
Salve, innanzi tutto i mezzi di navigazione actv sono carenti di manutenzione e sparano nell’aria una consistente quantità di polveri sottili, basta osservarli durante l’approdo ai pontili ed alla ripartenza, si nota in modo evidente la fumata nera e maleodorante che esce dallo scarico, avrebbero potuto essere dotati, già da parecchi anni, di marmitta catalitica. Anni fa si sono “fatti belli” con i vaporetti elettrici, poi dismessi perché non inquinavano a Venezia, ma la ricarica delle batterie avveniva con energia elettrica proveniente dalla centrale di Marghera che funziona a combustibile fossile, quindi l’inquinamento veniva solo spostato in un’altra localita. La proposta di coprire tutta la tettoia con pannelli fotovoltaici, per recuperare, almeno in parte, energia pulita era stata respinta perché reputata economicamente troppo onerosa! Le batterie utilizzate per alimentare i motori elettrici sono inquinanti sia in fase di costruzione che nello smaltimento quando esauste, si continua a spostare l’inquinamento da un ambiente ad un’altro, mi ripeto: finché ci sarà chi specula sui carburanti e sulle tecnologie non saremo mai liberi da da fonti più o meno occulte di inquinamento. La soluzione è disponibile da sempre e si chiama idrogeno, ma gli interessi economici di pochi avidi speculatori hanno sempre bloccato lo sviluppo verso questa direzione.