C’era una volta l’America. Il Paese che si sognava di raggiungere per far fortuna, quello in cui un’idea poteva trasformarsi facilmente in un progetto e dove il “self-made man” era un obiettivo raggiungibile.
“Ce l’ha fatta con le proprie mani” – raccontava chi restava in Italia – “Ha trovato chi ha sostenuto la sua idea e l’ha finanziata”.
I finanziatori a stelle e strisce spesso erano semplici cittadini. Negli Usa, da tempo, funziona così. Tutto molto più veloce, più semplice, senza burocrazia.
Questo sistema dei finanziamenti “dal basso” ha un nome: crowdfunding. Enon è più vero che è una prerogativa americana, perché anche in Veneto esiste oggi una piattaforma dedicata.
Serve ad aiutare le imprese nel rilancio, a sostenere nuove start up, a finanziare le idee di chi vorrebbe intraprendere ma non ha i fondi necessari per farlo.
Si chiama NEstMoney e lo scorso luglio ha ottenuto l’autorizzazione della Consob per operare.
«Ci piace pensare che questo sia uno dei progetti che rappresenta l’Italia che reagisce alle difficoltà. Il Nord Est che riparte con il coraggio di fare impresa», dichiara Nicola Bortoletto, amministratore di Finanza Condivisa Srl.
L’equity crowdfunding
Il portale è già attivo con 5 trattative avviate. L’obiettivo è di arrivare quanto prima alle campagne di equity crowdfunding vere e proprie.
«Il Veneto – sottolinea Bortoletto – è una zona ricca di imprenditori e start-up innovative. Ma mancava un portale come questo. L’equity crowdfunding consente alle imprese di avere denaro non a debito dal sistema bancario, come avviene abitualmente».
Il cittadino diviene socio
Il privato cittadino che crede in un’idea e decide di investirvi del denaro diventa infatti socio a tutti gli effetti, entrando nel capitale sociale. «Con l’equity crowdfunding – prosegue l’amministratore – il sistema produttivo ottiene risorse patrimonializzando le società. Uno dei problemi da superare è la titubanza di molti nostri imprenditori, che, in tal modo, temono di perdere il controllo della propria società. Al contrario, possiamo far notare che aprire ad altri soggetti può divenire uno strumento potente. Chi è socio, diventa infatti una sorta di ambasciatore, stimolato a promuovere l’azienda».
La nuova piattaforma online è dunque a disposizione come una sorta di vetrina per far incontrare gli imprenditori veneti con i cittadini. Sarà poi lo stesso imprenditore a promuovere il progetto specifico. Mentre la società di gestione del portale, che non è intermediario finanziario, si occuperà di diffonderne la conoscenza, portando più utenti possibili nel sito.