Una petizione per il diritto di amare
Il corona virus ha sicuramente messo in pausa la vita di tutti noi. Ha fatto crollare le nostre sicurezze sul futuro dal punto di vista lavorativo ed economico.
Per alcuni, anche dal punto di vista affettivo-amoroso.
Non ne sente parlare molto ma la pandemia ha persino privato le coppie binazionali, quelle composte da un cittadino europeo e uno extra-europeo, della possibilità di vedere la persona amata a causa delle restrizioni legislative.
Coppie fantasma che non si incontrano da oltre sei mesi; uomini e donne che stavano vivendo una relazione a distanza di fatto bloccati da una parte e l’altra del mondo.
Le coppie spaiate
Dal 16 marzo, quando i vertici dell’UE hanno deciso di chiudere i confini e di vietare l’entrata in Europa di cittadini extra-Schengen (a parte casi speciali di natura sanitaria) per ridurre al minimo la diffusione del virus, le coppie binazionali non sposate subiscono una discriminazione.
La registrazione formale del loro amore non c’è. Quindi, gli innamorati non possono congiungersi.
E’ nato per combattere contro la burocrazia, ostacolo anche del cuore in tempi di Coronavirus, Loveisnottourism, il movimento che unisce virtualmente nella loro battaglia tutte le coppie “spaiate” in giro per il mondo.
La storia di Jessica e la sua attività per Loveisnottourism
A Venezia lo rappresenta Jessica Braga. Anche lei vive in prima persona il problema.
Ha conosciuto Christopher qualche anno fa attraverso alcuni amici comuni. L’incontro a Venezia ha fatto scoccare la scintilla ed è iniziata tra loro una storia d’amore fatta di voli aerei improponibili tra Venezia e Miami fino al febbraio scorso. “A Capodanno mi ha fatto una sorpresa. Mi ha raggiunta dicendomi che dovevamo dare un senso al nostro amore e a febbraio era ritornato proponendomi a marzo di raggiungerlo negli States per conoscere la sua famiglia – racconta Jessica – Il Coronavirus non ci ha permesso di rivederci. Vogliamo sposarci, costruire una vita insieme ma tutto è messo in dubbio da questa situazione assurda”.
Jessica da una parte e Christopher dall’altra, quindi, sono diventati parte attiva del movimento Loveisnottourism, nato in Danimarca per trovare una soluzione con i governi nazionali e con la commissione europea. “Chiediamo il diritto di poterci riabbracciare –dice Jessica- ma la nostra norma prevede il ricongiungimento solo per i partner anagraficamente riconosciuti o per i conviventi”.
Loveisnottourism: le soluzioni degli altri Paesi
Quindi, che fare? Danimarca, Norvegia, Svizzera, Islanda, Austria, Olanda e Repubblica Ceca una soluzione l’hanno trovata.
Le coppie possono infatti dimostrare che il loro è un affetto stabile producendo chat, biglietti aereo, foto e video.
In Italia questo non è concesso, così come non è riconosciuto il matrimonio online.
“La stessa commissione europea ha emanato delle direttive per richiedere agli Stati membri di trovare un accordo internazionale o di avviare dei provvedimenti nazionali che tengano conto di questo problema –spiega ancora Jessica – Noi coppie divise siamo disposte a rispettare ogni decisione sui controlli. Siamo disponibili a fare il test al check in aeroporto, un tampone all’arrivo, la quarantena obbligatoria e quant’altro serva a garantire la sicurezza”.
Una petizione per il diritto di amare
Le richieste di Loveisnottourism hanno trovato supporto in molti rappresentanti politici, che a loro volta hanno prodotto diverse interrogazioni parlamentari, rimaste però finora senza risposte concrete.
Nel frattempo, il movimento continua la propria lotta chiedendo a tutti di essere aiutato ad aver voce attraverso la partecipazione sui suoi social e firmando la petizione petizione https://t.co/28iVwzyzJL?amp=1 rivolta al Presidente del Consiglio e al Governo.
Vivo l’esperienza di questa coppia, sono lontano 190 giorni dal mio Amore, non è giusto, l’umanità è ignorante e cattiva e non c’è niente che possa svegliare queste persone. Il virus della mancanza d’amore ucciderà lentamente tutti.
Ciao Jessica, non sai quanto ti comprendo, perché anche io e Tanya stiamo vivendo la solita travagliata storia d’amore .. Tanya Americana e io Italiano innamorati persi da tre anni e io passo Il massimo consentito perciò i miei 6 mesi Divisi da un viaggio in California da lei In casa insieme .. ma adesso sono 7 mesi che siamo forzatamente separati .. avrei piacere di comunicare con te per capire come muovermi .. ho firmato la petizione e dato il contributo.. ma nessuno mi risponde .. spero in te grazie
Ciao Bruno! Scusa ho letto solo ora , sono Braga Jessica mi trovi in Facebook o come Jskah89 in Instagram . Sarò felice di poter parlare con te di come uscire da questa situazione, con l’entrata in vigore del nuovo DCPM