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Coronavirus. Zaia: "Il Veneto non è un lazzaretto. Nessuna ulteriore restrizione"

Coronavirus. Zaia:  "Il Veneto non è un lazzaretto. Nessuna ulteriore restrizione"
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“Dell’ordinanza veneta, valida fino al 6 settembre, decade la parte inerente alle discoteche, che viene meno con il nuovo decreto siglato dal Governo. Ma per il resto non cambia nulla. Non ho intenzione di valutare ulteriori restrizioni perché i numeri dei positivi nel Veneto vanno letti nel giusto modo e, per quanto non si debba abbassare mai la guardia, a oggi posso dire che non sono numeri preoccupanti”.
Il presidente del Veneto Luca Zaia l’ha ribadito durante una conferenza stampa indetta oggi per “comunicazioni importanti”.

I tamponi di Ferragosto

Nel week end di Ferragosto, attraverso l’apertura dei punti di accesso liberi allestiti negli aeroporti di Venezia e di Verona, oltre che in varie altre località, sono stati effettuati,  tra coloro che rientravano dalle vacanze nei Paesi considerati più a rischio, circa 14 mila tamponi.
Tra questi, 37 hanno segnalato situazioni di positività, con una percentuale di 2,6 per mille.
I tamponi saranno effettuati tra i vacanzieri di rientro fino al 6 settembre.
Nel frattempo, continua il contact tracing, che “se per assurdo sembra penalizzarci –ha detto Zaia- di fatto funziona. Dall’inizio dell’epidemia noi abbiamo effettuato 1 milione 380 mila tamponi e 1 milione e 200 mila test rapidi, scovando in questo modo 21.256 positivi da febbraio a oggi. Questi numeri –ha concluso il presidente – non ci dicono che il Veneto è un lazzaretto ma che c’è un sistema di controllo efficiente, che nella ricerca dei potenziali positivi non ci si ferma al pianerottolo dei casa di chi ha contratto il Coronavirus ma si arriva a tutti i suoi contatti”.

I numeri

Cosa ci dicono quindi a questo proposito i numeri?
Dal 18 maggio 2020, giorno di riapertura dal lockdown, si sono contate 3870 persone in isolamento fiduciario.
Sono coloro che hanno avuto dei contatti con amici, parenti o conoscenti risultati positivi: 2306. Circa 20 al giorno in più dal 18 maggio a oggi.
Il dato, però riguarda persone “monitorate” e non sarebbe nemmeno il più importante. I numeri più significativi, infatti, ha ricordato il presidente, riguardano  gli ospedali e gli effetti dell’essere positivi, “perché non tutti i positivi sono uguali” .
Da maggio a oggi negli ospedali veneti sono stati registrati 541 ricoveri per coronavirus. Alla data del 17 agosto 2020 i ricoverati sono 119.
Ma in terapia intensiva ci sono “solo” 5 persone, a fronte delle 51 del maggio scorso.

Inoltre, delle 1634 persone positive alla data del 17 agosto 2020, solo 65 stanno male. Le altre sono asintomatiche. La percentuale dei sintomatici è quindi dello 0.03%

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