Un migliaio di famiglie risarcite (a oggi 964) e altrettante attività (937).
L’acqua alta eccezionale del novembre scorso sta diventando un ricordo ma la partita dei risarcimenti e dei lavori di ripristino è ancora in corso.
Sono circa 10 i milioni di euro giunti nei conti bancari dei cittadini per far fronte ai danni subiti.
2, 2 milioni sono stati bonificati ai privati che hanno concluso le pratiche 7,9 milioni invece sono andati ai titolari di negozi, bar e ristoranti, laboratori e altre attività che l’acqua alta ha invaso portando con sé distruzione e disperazione.
Alla data di fine giugno i risarcimenti sono arrivati a 1.901 soggetti per un totale complessivo di oltre 10 milioni di euro. A questi si aggiunge l’importo stanziato per il ripristino delle opere pubbliche che ammonta, sempre a fine giugno, ad oltre 6 milioni di euro.
Per la prima volta in Italia, inoltre, è stata data la possibilità alle persone danneggiate di essere risarcite a stralci nel momento in cui forniscono ricevute e scontrini per almeno il 30% del totale delle spese ammesse al rimborso.
A suon di decreti l’istruttoria di moltissime altre pratiche sta procedendo. C’è tempo ancora fino alla fine di ottobre per chiudere.
Il ripristino delle opere pubbliche
Venezia è stata danneggiata in modo pesante il 12 novembre scorso e nei giorni successivi, quando la marea non accennava a rientrare nella normalità prolungando l’incubo dell’acqua alta notte e giorno per un paio di settimane.
Dal 13 febbraio 2020, giorno in cui il Consiglio dei Ministri ha ratificato lo stanziamento per la realizzazione dei lavori nel territorio di Venezia, sono in fase di realizzazione importanti lavori pubblici – molti dei quali già portati a termine – per evitare che quanto accaduto a novembre possa ripetersi.
All’inizio di maggio sono stati firmati dal commissario delegato, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, i primi dieci decreti. Questi hanno dato il via libera a lavori per quasi 5,5 milioni di euro per il ripristino, tra le altri, delle sedi scolastiche, comunali e della Protezione Civile, delle rampe e dei ponti alle Zattere, del monumento alla Partigiana, oltre che di tutto il sistema di messa in sicurezza di Pellestrina.
La messa in sicurezza delle isole
Soprattutto per le opere pubbliche nelle isole, molto danneggiate dall’acqua, gli interventi hanno riguardato e riguardano la messa in sicurezza delle stesse e il ripristino di murature, la riparazione o sostituzione dei serramenti e delle pavimentazioni delle sedi scolastiche, oltre che interventi per la prevenzione e il contenimento di danni da inondazione.
A Pellestrina i lavori di rialzo e di impermeabilizzazione del muretto che separa la banchina dalle abitazioni è attualmente in corso. Sarà ripristinato anche un tratto di 1 km del muro realizzato negli anni ’90 per proteggere l’isola.
Altri lavori in corso
Altri 4 decreti sono stati firmati il 25 maggio per un valore di 380.030 euro per la sistemazione di sedi giudiziarie, parti del compendio di Palazzo Reale – San Marco, di fondamente, rive e ponti a Dorsoduro, di parapetti delle rive alla Giudecca.
Gli ultimi decreti riguardano lavori urgenti per la messa in sicurezza del servizio pubblico di gondole al Molo di San Marco e riva degli Schiavoni di fronte all’Hotel Danieli e la verifica delle compartimentazioni REI (elementi di protezione passiva antincendio) per consentire l’acquisizione della nuova certificazione e l’assistenza Edili (PT) nelle sedi del Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue e nel Palazzo Reale di competenza del Comune di Venezia.
Gli interventi riguardano anche il risanamento di alcuni rivestimenti parietali in prossimità di elementi tecnologici che nei giorni dell’emergenza hanno assorbito una notevole quantità di acqua, la sostituzione di porte lignee rovinate e la risistemazione del “cortile G”, nel Palazzo Reale, dove insiste il gruppo pompe. L’ultimo decreto di 122.000 euro riguarda i lavori per la messa in sicurezza dei controsoffitti del Museo Orientale a Cà Pesaro.
Tutti i decreti finora firmati
Il primo decreto che ha dato il via ai risarcimenti e al quale ne sono succeduti 6 è stato firmato il 18 aprile. Sono stati rimborsati 292 soggetti (215 privati e 77 imprese) con 854.142, 88 euro. Con il secondo del 4 maggio hanno beneficiato di liquidità altri 272 soggetti (127 privati e 145 imprese) tra i quali è stato diviso l’importo di 1.142.274,98 euro. Con i decreti del 18 e 25 maggio rispettivamente 213 soggetti (72 privati e 141 imprese) hanno ricevuto 1.406.477, 58 euro; altri 243 (121 privati e 122 imprese) 1.489.349,50 euro. Ulteriori decreti sono stati firmati il 3 giugno a favore di 263 soggetti (138 privati e 125 imprese) per un totale di 1.398.391,46 e il 15 giugno per 265 soggetti (128 privati e 137 imprese per un totale di 1.524.442,12 euro).