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Polizia locale: un nuovo ruolo per la sicurezza sul territorio.

Polizia locale: un nuovo ruolo per la sicurezza sul territorio.
polizia locale

Approvata dalla Regione la nuova norma sul Corpo

Tecnologia, formazione professionale, riconoscimento al personale in servizio del ruolo sempre più articolato e importante nella gestione della sicurezza sul territorio.
Sono questi i principali pilastri su cui si basa la nuova normativa  regionale in materia di polizia locale e politiche di sicurezza approvata dal Consiglio del Veneto.

“La Polizia locale – spiega Alessandro Montagnoli, presidente della Prima Commissione regionale e relatore del progetto di legge – è ben diversa dai vigili di una volta. La normativa nazionale ha attribuito al Corpo compiti importanti, anche come polizia giudiziaria, collocandolo ormai a un livello molto vicino alle altre forze di polizia. Con questa norma  vogliamo armonizzare le migliori pratiche messe in campo a tutt’oggi. Tra i nuovi criteri che abbiamo inserito c’è ad esempio quello di tener conto delle diversità tra le varie zone. Abbiamo quindi dato mandato alla Giunta, nella definizione dei nuovi ambiti, di non basarsi solo sulle dimensioni dei Comuni, ma anche sulle loro specificità territoriali. Se riusciremo nei prossimi anni a mettere in rete i distretti – conclude Montagnoli – l’incremento in termini di sicurezza sarà notevole”.

L’importanza della tecnologia

I nuovi “vigili” avranno innanzitutto a disposizione le migliori tecnologie.  Venezia, con la sua Smart Control Room, ne è un esempio.

La Smart Control Room del Tronchetto
La Smart Control Room del Tronchetto

“Ci sono realtà – rileva Montagnoli – che si sono già mosse in autonomia verso uno degli obiettivi cui miriamo con la nuova legge. Sono molti i Comuni che hanno oggi sistemi di videosorveglianza, ma non basta: la tecnologia va messa in rete. Portare avanti progetti condivisi di piattaforme digitali, tanto più di fronte alla ristrettezza del personale, sarà importantissimo, nei prossimi anni. Il distretto metropolitano di Venezia sta già operando in questa direzione, sull’intero territorio provinciale. L’esempio di Londra, dove il monitoraggio è totale, è l’obiettivo da raggiungere, perché ciò consentirebbe un salto qualitativo notevole”.

Alta formazione per la polizia locale

La nuova legge si occupa in maniera significativa anche del tema della formazione. “Abbiamo inserito – sottolinea il consigliere regionale – anche la possibilità di prevedere un centro di formazione professionale regionale, come c’era una volta”. È stato poi previsto anche l’obbligo per i Comuni di mettersi insieme con unioni e consorzi, sono stati ridefiniti i ruoli di agenti, sottufficiali e comandanti, è stata fissata ufficialmente al 20 gennaio, san Sebastiano, la festa della Polizia Locale. Ancora, si è previsto che la Regione possa sostenere gli oneri di difesa in eventuali procedimenti penali, così come, sia pure sulla base delle linee guida previste dai prefetti, la possibilità di utilizzare ai fini di sicurezza associazioni di volontariato e privati.

La nuova legge istituisce anche la Conferenza permanente sulla sicurezza.
Questa si riunirà due volte l’anno, alla presenza del presidente della Regione, dell’assessore competente e di tutti i  sindaci al fine di fare il punto, a livello regionale, della sicurezza del territorio.
“Questa legge – ha commentato l’assessore regionale alla Sicurezza, Cristiano Corazzari – è un provvedimento che porta il Veneto all’avanguardia tra le Regioni italiane, attribuendo una funzione sempre più attiva e di efficienza ai corpi di polizia locale, primo baluardo di ordine e sicurezza nei nostri territori”.

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