Un nuovo piano di promozione turistica. E una nuova ordinanza in arrivo per disciplinare le ripartenze di discoteche, cinema e spettacolo.
Per ricominciare almeno dal punto in cui ci siamo fermati, la Regione Veneto punta su un marketing innovativo ed efficace e su decisioni che potrebbero differire da quanto stabilito dal nuovo DPCM che fa slittare a metà luglio la riapertura dei locali dell’intrattenimento.
La sostanza è chiara: il nostro territorio ha un patrimonio culturale, naturale ed enogastronomico come pochi altri. Una “Global Reputation” che va ricordata al mondo intero.
Il Piano di rilancio del turismo veneto
Ecco perché sono state stabilite nuove strategie di promozione e comunicazione turistica per le quali sono stati messi a disposizione 2,3 milioni di euro.
Il Piano, presentato dall’assessore regionale Federico Caner, presenta diversi aspetti innovativi. In primis, il massiccio investimento (350.000 euro) sui canali social.
A fianco della pubblicità sui canali tradizionali, locali, nazionali e internazionali, a promuovere il territorio saranno infatti soprattutto gli influencer.
Saranno loro a soggiornare nelle nostre spiagge e nelle nostre montagne, nelle città d’arte e nei luoghi della movida. Saranno sempre loro a raccontare ai propri follower l’esperienza Veneto.
Ancora non sono noti i nomi, mentre è stato annunciato che saranno cinque i percorsi individuati: “Arte e cultura”, “Food and wine”, “Summer friends” (il mondo dell’intrattenimento), “Relax” e “Active”.
Soprattutto, ci sarà un importante marchio di garanzia: “Safe area“. Un bollino che comunica la possibilità di fare turismo in un ambiente sicuro.
Le campagne partiranno subito sui social e dalla prossima settimana sui stampa e tv, con alcuni spazi che sono stati già acquisiti dalla Regione.
The Land of Venice
Tutte le località della regione saranno rappresentate nella campagna promozionale, che punta su foto iconiche ed emozionali (da Venezia con le montagne sullo sfondo, ai fenicotteri del Polesine, dalle spiagge incontaminate del Cavallino alle colline del Prosecco) e sul brand “The Land of Venice”.
«Vogliamo far conoscere a tutti coloro che nemmeno lo immaginano – ha spiegato Caner – il territorio che, in un raggio di soli 150 km, c’è alle spalle di Venezia».
«Il coronavirus – ha ricordato il presidente Luca Zaia – ha messo in discussione almeno 65.000 posti di lavoro, di cui 35.000 nel turismo. Che è la prima industria del Veneto, con 18 miliardi di fatturato, e fisiologicamente è il comparto che è stato maggiormente massacrato dall’emergenza».
Veneto: presto la nuova ordinanza
La prospettiva di dover rinviare a metà luglio le riaperture, annunciate per il 15 giugno, dei locali di intrattenimento e dello spettacolo, rischia di peggiorare la situazione.
«Il DPCM – ha spiegato Zaia – dà la possibilità alle Regioni di prevedere anticipazioni e deroghe, per cui noi abbiamo intenzione di affrontare il tema delle riaperture, sia pure con gradualità».
Se il tema delle discoteche e delle sagre sta venendo analizzato in queste ore insieme al Dipartimento di prevenzione, la Regione ha intanto anticipato la volontà di predisporre una deroga che varrà per l’Arena di Verona prima e per la Mostra del Cinema poi.
«L’idea – ha illustrato il presidente – è di garantire l’occupazione delle sedute una sì e una no. Questo, pensando al Festival di Venezia, consentirà di fare una Mostra del Cinema vera e propria e non una sorta di “cineforum fatto in casa” come sarebbe stato con la possibilità di avere al massimo 200 persone al chiuso e 1.000 negli spazi all’aperto».