Società +

Residenzialità a Venezia: le case dei turisti agli studenti

Residenzialità a Venezia: le case dei turisti agli studenti
Venezia dall'alto - Ph. Ilaria Marchiori

Comune, Iuav, gestori e proprietari di immobili hanno firmato un protocollo d’intesa per offrire in affitto agli studenti le case prima destinate ai turisti

L’obiettivo è quello di recuperare la residenzialità in Centro storico.
A cominciare dall’esercito di 30 mila studenti che popolano la città. Così Comune, Istituto di Architettura, Confedilizia Venezia, Abbav e Associazione Agata hanno unito le forze per ripensare le locazioni firmando un protocollo d’intesa che possa portare una ripresa della residenzialità e nuova popolazione giovane che viva nel capoluogo lagunare. Le case turistiche agli studenti.

Studenti a Cà Foscari, Venezia – Ph. Andrea Avezzù

Questo in sintesi quanto prevede l’accordo, nato dalla proposta di Iuav.
L’idea è di affittare gli immobili destinati fino ad ora ai turisti agli studenti delle Università, dell’Accademia e del Conservatorio cittadini.

Una risposta innovativa al recupero della residenzialità

“Il Protocollo d’intesa – spiega il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – è un segnale innovativo, nella logica della partecipazione, per recuperare residenzialità e portare in Centro storico i giovani. Bisogna farlo in modo diverso da prima andando a investire sugli immobili ma anche restituendo ai proprietari il diritto di ritornare in possesso delle loro case nel momento in cui l’affittuario non paghi”.

La video conferenza nella sede della Smart Control Room al Tronchetto per la firma del Protocollo d’Intesa

Nello specifico, lo sviluppo dell’accordo prevede diverse fasi. Prima di tutto la stipula dell’intesa tra Università, Enti pubblici, Associazioni di proprietari e altri soggetti interessati per sperimentare forme di locazione temporanea sostenibili e nel comune interesse delle parti. Si procederà in seguito a definire accordi con Istituti bancari e assicurativi, Fondazioni, Amministrazioni pubbliche per minimizzare i rischi derivanti dall’eventuale mancato pagamento del canone, dal mancato rilascio dell’abitazione a fine contratto o da danni arrecati all’immobile. Questo anche attraverso la costituzione di un fondo di garanzia ad hoc e specifiche forme di fideiussioni o di assicurazione.

Abitazioni veneziane

Al tempo stesso, dovranno essere definiti con gli Enti titolati alla modifica degli accordi territoriali vigenti e con le compagnie assicurative dei canoni di affitto accessibili al mercato studentesco e la temporalità delle locazioni, semestrali o annuali, in base alle attività universitarie.

Il Protocollo firmato è aperto anche ad altri soggetti, che possano dare un contributo nell’ambito delle loro specifiche competenze, inoltrando l’adesione all’indirizzo mail sindaco@comune.venezia.it

Nuove residenze studentesche

“L’emergenza Coronavirus – sottolinea Massimo Maccatrozzo presidente dell’Associazione Agata di Venezia che riunisce agenzie con un patrimonio di 600 immobili a destinazione turistica – ha portato a ripensare in termini nuovi il tema delle locazioni in Centro storico. Visto che purtroppo i turisti ora non ci sono e non si sa quando ritorneranno è positivo che si sia pensato a destinare agli studenti le case che altrimenti resterebbero vuote. Ci stiamo adeguando alle richieste del mercato con la massima volontà di far incontrare domanda e offerta.

L’importante è che la nuova locazione studentesca degli immobili fino ad ora destinati ai turisti sia puntualmente regolamentata. In questo senso, i firmatari del Protocollo stanno lavorando perché si possa partire in settembre quando dovrebbe regolarmente iniziare l’Anno accademico”.

Sostegno alla residenzialità studentesca

Le Università, Accademia e Conservatorio, anche attraverso il progetto “Study in Venice” avranno il compito di organizzare e raccogliere le domande di affitto che arriveranno dagli studenti e definire un codice etico di comportamento per l’uso degli immobili che andranno ad abitare e degli arredi.
Per favorirli sarà loro compito anche istituire forme di aiuto alla residenzialità studentesca come potrebbero essere, per fare un esempio, borse di studio o altro.

Abitazioni a Venezia

Da parte sua, il Comune avvierà lo studio di un intervento di sostegno per opere di manutenzione delle case affittate agli studenti non rientranti nell’ordinario reperimento e non diversamente garantiti. Si impegnerà anche ad introdurre un regolamento per consolidare i diritti connessi alle locazioni turistiche attualmente autorizzate, nel caso di conversione degli immobili a locazione temporanea in favore degli studenti.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.