Una lettera in sedici punti
“Salviamo i Comuni”.
Parte da Venezia il grido d’allarme indirizzato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e ai due presidenti dell’Anci nazionale e regionale Antonio Decaro, sindaco di Bari e Mario Conte, sindaco di Treviso. Un documento che contiene 16 precise proposte di interventi e che porta la firma di tutti i 44 sindaci della Città metropolitana di Venezia.
Tutti assieme per sottolineare l’urgenza di agire immediatamente per dare una boccata d’ossigeno ai Comuni che l’emergenza Coronavirus sta mettendo in ginocchio. In particolare il territorio veneziano, considerato che l’economia della provincia si basa principalmente sulla filiera turistica, ora in totale sofferenza.
Le richieste
“Non sono solo le aziende private a rischio di fallimento – ha sottolineato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro -. Se fallisce un comune, a rischio sono i servizi, dai trasporti alla raccolta rifiuti, ai lavori pubblici, agli stipendi dei dipendenti. Questa è una proposta trasversale, non politica. Fino ad oggi non siamo stati ascoltati ma non possiamo più attendere. Servono interventi urgenti anche in deroga alle leggi in vigore in tempi normali”.
I 44 sindaci sono dunque in prima linea per il bene delle singole amministrazioni e per garantire ai cittadini i servizi essenziali. Nel documento si sollecita il Governo ad agire in tempi rapidi per continuare a erogare i servizi pubblici e poter mettere in sicurezza i bilanci.
Tra i punti nel documento, i primi 5 riguardano tasse.
I comuni chiedono l’accertamento convenzionale dell’IMU; l’anticipazione di liquidità tramite Cassa Depositi e Prestiti per gestire lo spostamento di tasse e tributi con oneri a carico dello Stato; l’esclusione delle tasse Tari e Tarip in materia di rifiuti solidi urbani, dell’imposta sulla pubblicità/canone installazione mezzi pubblicitari e quella di Occupazione degli Spazi e Aree Pubbliche/Canone di Occupazione Spazi e Aree Pubbliche per le attività economiche produttive chiuse.
Tutela per il trasporto pubblico locale e altri interventi urgenti
Un punto fondamentale del documento riguarda anche il trasporto pubblico. La richiesta per far fronte alle difficoltà dovute all’emergenza Covid-19 è che per l’anno 2020/21 venga incrementato il Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del settore. Intervento necessario per equilibrare i contratti di servizio con i gestori a fronte delle mancate entrate, sulla base degli standard assicurati nel 2019.
Importante anche la possibilità di utilizzo, negli anni 2020 e 2021, dell’avanzo di amministrazione vincolato per investimenti e per il finanziamento della spesa corrente e l’eliminazione dei vincoli nell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione libero. Non ultima, tra le altre, la richiesta di sospensione dell’obbligo di accantonamenti per le perdite delle società partecipate e il rimborso ai comuni di una quota delle minori entrate calcolate come percentuale sul gettito del Contributo di sbarco, Imposta soggiorno, Tosap/Cosap, Imposta Pubblicità/Cimp, proventi da accesso Zona traffico limitato.