Erika De Pellegrini ha da sempre una grande passione: il calcio.
Questo sport considerato “da maschi” e inizialmente sconsigliato dalla famiglia, che tuttavia l’ha sempre appoggiata nelle sue scelte, l’ha portata a vestire la maglia della nazionale (dapprima under 15 e quindi con under 16 e under 17) e ad essere convocata nella prima squadra in serie A.
Cresciuta al Lido di Venezia, dove risiede, Erika ha iniziato a giocare proprio con il Calcio Lido.
Con i maschi, ai quali ha dato spesso del filo da torcere, ha fatto per cinque anni la sua gavetta, passando poi al calcio femminile, all’inizio in prestito al Real Venezia, quindi nelle fila del Venezia. Da un anno è all’Hellas Verona, dove gioca con la primavera.
Tra lo studio (frequenta il Liceo scientifico Benedetti di Venezia) gli allenamenti, e soprattutto i tempi di trasferimento, che dal Lido a Verona non sono proprio tra i più agevoli, normalmente Erika non ha un attimo di respiro.
Dover rimanere a casa 24 ore su 24 a causa dell’emergenza sanitaria in corso è stato quindi per lei un cambiamento non da poco.
In attesa che si sblocchino i vincoli legati alla pandemia da coronavirus continua ad allenarsi come può, ma scalpita per poter tornare in campo.
A Metropolitano.it, collegata dalla sua cameretta, racconta la sua storia e le sue aspettative per il futuro.
Grande Erika, il tuo talento si vedeva già sin da quando eri piccola!