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Piccole passeggiate con i bambini. In Veneto sempre entro i 200 metri dalla propria abitazione

Piccole passeggiate con i bambini. In Veneto sempre entro i 200 metri dalla propria abitazione

E’ ufficiale: il Ministero dell’Interno ha concesso la possibilità di portare i bambini fuori di casa a fare una sia pur breve passeggiata.
Il capo di gabinetto del Ministero degli Interni Matteo Piantedosi ha inviato ai prefetti una circolare che contiene alcuni chiarimenti sul divieto di assembramento e spostamenti di persone fisiche previsto nelle misure urgenti adottate dal Governo per prevenire e ridurre la propagazione del contagio da Covid-19.
“Valutazioni ponderate” che introducono importanti precisazioni.
Tra queste, la possibilità di fare quattro passi con i figli minori.


Un’apertura motivata dal fatto che “tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto” e che
“può essere svolta nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute”.

I limiti

Ovviamente sono previsti dei limiti, per evitare di compromettere la finalità delle misure generali di contenimento. In primo luogo, a poter portare fuori di casa il bambino potrà essere un solo genitore per volta.
Per una bella passeggiata di tutto il nucleo familiare insieme, cioè, bisognerà ancora attendere. E si dovrà restare “in prossimità della propria abitazione”. Limite territoriale, questo, che non viene precisato dalla circolare stessa. Ma, ricordiamo, in Veneto il presidente Zaia ha confermato la possibilità di spostamento entro i 200 metri dalla propria residenza. Sempre “nei pressi della propria abitazione”, ci si potrà muovere anche per “esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza”.

Niente multe per passeggiate entro 200 metri

Proprio riguardo al limite dei 200 metri, che è stato espressamente confermato dalla Regione, il presidente Zaia ha intanto a sua volta ribadito più volte, negli ultimi giorni, una ulteriore precisazione.
Si erano infatti verificati casi di persone multate perché, sia pur fermate entro questo raggio ridotto, non avevano giustificato il proprio spostamento con una delle motivazioni previste dai decreti.
“Non siamo in uno Stato di Polizia – ha dichiarato Zaia – Abbiamo comunicato ai prefetti che riteniamo che queste multe non vadano applicate. Sempre nel rispetto delle misure di contenimento del contagio, secondo noi è assolutamente lecito uscire di casa entro i 200 metri per prendere un po’ d’aria, sgranchirsi le gambe o anche solo fumarsi una sigaretta”.

Lo jogging

Un altro passaggio della circolare del Viminale è espressamente dedicato allo jogging.
“L’attività motoria generalmente consentita – spiega il documento – non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging)… potendosi far ricomprendere nella prima il camminare in prossimità della propria abitazione”.


Anche perché, il capo di gabinetto Piantedosi è chiaro anche sul punto, “resta non consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto e accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici”.

I divieti che restano in vigore

In attesa del nuovo decreto previsto nelle prossime ore, proprio la circolare del Ministero degli Interni ribadisce che resta vietato “l’ assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico”, e che restano valide le “restrizioni agli spostamenti sia intercomunali che infracomunali, nonché le prescrizioni che vanno dal rispetto della distanza interpersonale di un metro fino alle limitazioni riguardanti l’attività motoria”.

Le case di accoglienza

Una precisazione, in merito, riguarda le strutture di accoglienza, come le case-famiglia.
“Il divieto di assembramento non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura”. Chiunque vi acceda dall’esterno, dagli operatori, ai familiari, ai fornitori, dovrà però farlo indossando mascherine e guanti e rispettando i principi generali.

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