In questa che è stata più volte definita la “settimana cruciale“dell’emergenza sanitaria veneta, emerge una possibile via per innescare la strategia graduale dell’uscita dall’isolamento.
A breve, infatti, inizierà nella nostra regione una campagna di test sierologici anticorpali che consentiranno di capire, individuo per individuo, chi ha già sviluppato gli anticorpi per fronteggiare il virus e risulta quindi immunizzato.
Anche se, come ha ricordato il presidente della regione Veneto Luca Zaia, è ancora presto per vedere una reale via d’uscita dall’emergenza, l’iniziativa annunciata dalla sede della Protezione Civile di Marghera va comunque letta come un possibile passo avanti verso il ritorno alla normalità. Perché, ad esempio, ” i lavoratori che risultassero immunizzati potrebbero tornare gradualmente sul loro posto di lavoro”.
Il progetto scientifico
I primi ad essere coinvolti nella fase sperimentale del nuovo progetto scientifico saranno i 54.000 dipendenti della sanità veneta e dalle case di riposo. Poi toccherà alle persone in isolamento fiduciario. Una volta validata l’operazione, sarà possibile estenderla a tutti gli altri, a partire proprio dai lavoratori.
L’iniziativa nasce dalla relazione di due esperti di analisi, il professor Lippi dell’Università di Verona e il professor Plebani dell’Università di Padova. In concreto, si tradurrà in un prelievo del sangue, che verrà analizzato per verificare, attraverso la ricerca molecolare, la presenza o meno delle due immunoglobuline prodotte dall’organismo per fronteggiare il virus. Si andrà dunque oltre la semplice puntura sul dito necessaria per i test rapidi.
I test rapidi e la possibile ripresa delle attività economiche
Il progetto basato su controlli rapidi, attraverso uno stick che analizza una semplice goccia di sangue, in ogni caso procede in parallelo alla nuova iniziativa.
I primi 10.000 pezzi dei 752.000 finora ordinati dalla Regione sono già arrivati e i restanti sono attesi tra il fine settimana e lunedì. Il presidente Zaia ha confermato che, proprio per consentire la ripresa delle attività, si sono fatti avanti alcuni imprenditori disposti a sostenere il costo dell’effettuazione di questi test ai loro dipendenti. “Ma il nostro obiettivo – ha concluso il governatore – è quello di riuscire a farli all’interno di tutte le aziende”.
Complimenti per la gestione de la crisi nella regione veneta
Sarebbe bene che fosse estesa questa iniziativa a tutte le regioni interessate dal cvd 19 e poi A tutta italia