E’ di Venezia uno dei giovani talenti emergenti del kitesurfing, ovvero di quel particolare tipo di surf che volteggia in aria trainato da un aquilone
Matteo Dorotini, già campione italiano categoria juniores nel 2015, si è infatti classificato recentemente al nono posto ai Campionati Mondiali che si sono tenuti in Brasile.
Ora diciassettenne, il giovane lidense ha iniziato a praticare questa disciplina, nata sul finire degli anni novanta alle Hawaii, solo a 13 anni.
Matteo Dorotini proviene dal mondo della vela, al quale si è avvicinato all’età di sei anni conseguendo anche in questo caso dei buoni risultati.
Proprio durante una gara di vela sul Lago di Garda, ha scoperto però la sua vera passione vedendo un aquilone volteggiare nell’aria e le acrobazie di chi lo guidava.
Ancora troppo giovane per iniziare a praticare, ha dovuto aspettare ancora qualche anno, anche perché il vento del Lido non è abbastanza forte per questo sport e non ci sono strutture o scuole nell’isola in cui insegna la disciplina.
All’inizio, quindi, il kitesurfing è rimasto per lui un gioco legato alle vacanze sul Lago di Garda, dove all’età di dieci anni si è iscritto per la prima volta a un corso.
Scoperta poi l’esistenza di una scuola specializzata nel seguire i talenti di questo sport nascente, a tredici anni è entrato nella scuderia, iniziando finalmente a fare “sul serio”.
Il percorso dal Lido di Venezia alle spiagge del Brasile è stato piuttosto breve e ricco di soddisfazioni.
Forte di questo risultato Matteo sta intensificando il lavoro di preparazione al prossimo appuntamento iridato.
Non è comunque una cosa semplice ed è molto dispendiosa, perchè per migliorare bisogna fare molta pratica e per farlo bisogna viaggiare ed andare ad allenarsi in luoghi con condizioni climatiche favorevoli.
La necessità di lavorare con vento sopra i 12 nodi e temperature calde lo porta infatti spesso fuori Venezia, se non all’estero.
Non è un caso se i maggiori esponenti di questa disciplina arrivano dal Sudamerica.
Ma a Matteo passione e determinazione non mancano e potrà quindi farci sognare ancora con le sue acrobazie che sfidano la forza di gravità.
Metropolitano.it lo ha intervistato.