Sanificazione quotidiana per i mezzi di trasporto della Città Metropolitana di Venezia.
Autobus ACTV e ATVO e flotta acquea, ma anche fermate e luoghi ritenuti particolarmente significativi (come per esempio Piazzale Cialdini e Piazzale Roma nel Comune di Venezia) sono infatti sottoposti ogni notte a interventi di igienizzazione.
Tre gli ingredienti principali: una miscela di vapore acqueo a 120°, alcool e cloro nei mezzi ACTV e ozono in quelli ATVO.
Tecniche diverse, ma ugualmente ritenute efficaci dagli esperti per debellare il virus.
La prima misura concreta per fronteggiare l’emergenza riguarda quindi il trasporto pubblico.
La scelta condivisa da Venezia e dagli altri 44 sindaci della Città Metropolitana è infatti quella di uniformarsi prima di tutto all’ordinanza generale della Regione e del Ministero della Salute.
“Monitoriamo la situazione ora per ora – ha spiegato il sindaco di Venezia e della Città Metropolitana di Venezia Luigi Brugnaro – se ci saranno altre cose da fare specificamente, verranno fatte. Per ora è certo che le sanificazioni saranno effettuate tutte le notti“.
La sanificazione dei mezzi ACTV
ACTV ha già messo in atto il processo di sanificazione la scorsa notte. Sono state interessate tanto la flotta di navigazione che quella del trasporto terrestre.
E gli interventi sono gestiti in entrambi i casi direttamente dal personale interno delle aziende. Non si tratta della semplice pulizia dei mezzi, che viene effettuata ordinariamente, ma di un intervento molto più profondo, utilizzando prodotti certificati a base di alcool e cloro.
“Fortunatamente – spiega Giovanni Santoro di Avm – trasportando circa 400.000 persone ogni giorno, lo standard operativo a nostra disposizione risponde assolutamente a quanto richiesto da Regione e Ministero”. A essere interessati dai cicli di sanificazione sono i 120 mezzi acquei disponibili (alcuni dei 151 sono in manutenzione) e oltre 500 autobus presenti nei vari depositi.
Il prodotto usato è una miscela a base di alcool puro, in percentuale limitata, e cloro.
Prodotti che rispondono ai requisiti del Ministero
“È sostanzialmente il prodotto definito dal Ministero della Salute – riprende Santoro – Verrà utilizzato con cicli massivi su tutta la flotta, anche se la pulizia giornaliera è lo standard abituale. Al fornitore abbiamo solo chiesto di mettere massima attenzione al fatto che i prodotti siano in linea con i requisiti richiesti”.
Oltre ai cicli standard, sono stati previsti interventi specifici di sanificazione per le parti in uso comune, come corrimano o sedili. Attraverso questa sanificazione, è possibile uccidere la maggior parte dei batteri che possono annidarsi all’interno dei mezzi. Compreso il coronavirus, la cui permanenza sulle superfici di autobus e vaporetti è valutata in un massimo di 6 ore e non di circa 9 giorni come afferma uno studio tedesco non confermato.
Le sostanze utilizzate sono assolutamente respirabili, senza conseguenze. Un aspetto che viene tenuto in massima considerazione, visto che le stesse permangono nel mezzo anche terminato l’intervento. Il sistema, utilizzando la vaporizzazione, permette di utilizzare una pressione di pochi bar, salvaguardando le giunture dei mezzi, ad esclusione della lancia appositamente utilizzata per l’idropulitura delle unità navali.
Ozono per ATVO
ATVO ha optato invece per la ionizzazione.
In sostanza, durante ogni processo di sanificazione una sorta di valigetta contenente ozono viene posta all’interno di ogni singolo autobus.
Da questa si sprigionano delle scariche elettriche che catturano l’ossigeno e liberano l’ozono.
Il contenitore resta all’interno dell’autobus una ventina di minuti.
Poi le porte vengono riaperte per far arieggiare e solo alla fine entra il personale addetto per passare sulle superfici un detergente disinfettante liquido concentrato.
Sanificazione anche per fermate e punti di scambio
Non ci si ferma ai mezzi di trasporto. “Insieme con Veritas – ha spiegato Brugnaro – abbiamo fatto delle squadre per sanificare dove è possibile le fermate degli autobus e dei battelli a Venezia. Lo facciamo nei centri di maggior traffico di persone, come Piazzale Roma o Piazzale Cialdini o in altri luoghi che riteniamo particolarmente significativi. E ci siamo preoccupati di avere le forniture di materiale, per cui tutto quello che serve. Rispondiamo con i fatti, come sempre.”
Tutti insieme per una città più pulita
Le misure in atto, dunque, sono in grado di garantire ai cittadini la miglior salvaguardia della loro salute. Ma c’è un’autotutela che nasce dai comportamenti di tutti noi.
“Dico a tutti: se si può fare più attenzione, è meglio – ha tenuto a sottolineare il sindaco – In questo caso, magari, una salvietta è meglio metterla in tasca piuttosto che buttarla per terra. Il livello di pulizia della città, grazie ai cittadini, è notevolmente aumentato. Che la città sia più pulita, che non ci siano i topi, aiuta molto.”
La vita continua
Perché, coronavirus o no, “la città è aperta e viva”. A Mestre i mercati sono aperti. Il mercato ambulante è aperto. Gli uffici del Comune sono aperti al pubblico per continuare a fornire i servizi essenziali. Su richiesta del Comune, la Regione ha fornito alcuni chiarimenti tecnici sui cinema (che devono restare chiusi) e sugli allenamenti professionali nelle palestre (che invece hanno riaperto). Il Casinò resta chiuso. Così come, insieme alla protezione civile, sono state posizionate le tende fuori dagli ospedali, perché è bene che chi deve essere visitato non entri nei reparti. Sono semplici misure di buon senso.
“Quella che vedete – ha dichiarato Brugnaro – è una città che è ancora aperta e disponibile. Non serve accalcarsi a comprare la roba da mangiare. Tenetevi in forma, state sorridenti. Io continuo a girare, dimostrando che paura non ne ho. La vita della città, per quello che è possibile, con tutte le misure di precauzione, deve continuare. Dobbiamo anche trasferire nelle famiglie un clima di tranquillità. Per la stragrande maggioranza dei casi siamo in presenza di influenza normale. Andate a lavorare tranquillamente”.
Attenti alle truffe!
Come in tutte le situazioni di emergenza, certo, c’è chi prova ad approfittarne. Ed è questo che determina l’appello probabilmente più importante lanciato da Brugnaro: “Agli anziani dico di stare attenti alle truffe: ci sono persone che arrivano a casa dicendo che c’è qualcosa di infetto, come le banconote o cose del genere; c’è qualcuno che si propone di sanificare l’ambiente. Vi prego di seguire solo i siti ufficiali. Vi garantisco che la situazione la stiamo seguendo in maniera assolutamente opportuna, le forze in campo sono veramente numerose”.