Carlo Verdone torna a Venezia. In occasione del tour di promozione del suo nuovo film, “Si vive una volta sola“, in uscita nelle sale il prossimo 26 febbraio, raggiunge l’auditorium dell’M9 di Mestre e, insieme, una città che gli sta molto a cuore.
Con gli altri due protagonisti della nuova commedia, Anna Foglietta e Rocco Papaleo, il regista e attore romano dà avvio a una conferenza stampa appassionante, svelando non solo retroscena e dettagli della sua nuova pellicola, ma anche il legame speciale che ha con Venezia.
“Venezia è una città di grandissimo fascino – sottolinea – Qui è nata la commedia all’italiana grazie a Carlo Goldoni”.
Ma non è solo un tributo quello che rivolge alla città e al suo più grande autore. E’ un riaffiorare di ricordi, di tenerezza e di vita quotidiana.
Il primo amore non si scorda mai
Un ritornare a un legame nato nel 1962, quando il piccolo Carlo seguiva il papà Mario, dirigente della Mostra del Cinema di Venezia, al Lido.
“Prendevamo una casa in affitto in via Angelo Emo da una famiglia che si chiamava Venturi e proprio in quei giorni al Lido ho avuto il mio primo batticuore – racconta Verdone – Lei era più grande di me, aveva quindici anni e io solo dodici. Era bellissima. Mi salutava sempre e a me batteva il cuore, ma non sapevo come comportarmi. Ogni anno tornavo al Lido felicissimo ed emozionato, perchè sapevo che l’avrei rivista“.
Reso quasi impalpabile come lo sono i primi amori, idealizzati e cari, quello per la bella lidense non è stato però l’unico amore nato in laguna per Carlo Verdone.
Carlo Verdone tra donne e motori
“In quella casa in affitto avevamo una finestra che dava su un parcheggio che oggi non c’è più, sul retro dell’Excelsior – ricorda il regista – In quel parcheggio c’erano macchine incredibili e proprio allora è nata la mia passione per le macchinette da collezionare, modellini molto costosi che compravo con qualche soldo donato dagli zii “.
Gli aneddoti su Venezia e la sua infanzia si intersecano con il racconto della sua nuova creazione, un film corale molto lontano per stile dagli esordi con “Un sacco bello” del 1980.
“Si vive una volta sola” è la storia di un’amicizia e di un viaggio verso la Puglia ricco di imprevisti e colpi di scena.
Ma è anche la conferma di un nuovo filone cinematografico dove Carlo Verdone lascia sempre più spazio alla coralità, facendo emergere il potenziale di tutti gli attori.