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Rimborsi acqua alta e protocollo fanghi: da Roma buone notizie per Venezia

Rimborsi acqua alta e protocollo fanghi: da Roma buone notizie per Venezia

Finalmente, in poche ore, la nostra città ha ricevuto due importantissime notizie di attenzione concreta da parte del Governo romano.

Rimborsi per i veneziani

Succede di rado, ma è andata così. A soli 3 mesi dall’ “acqua granda” i fondi sono arrivati. Si tratta di soldi da destinare alle misure di immediato sostegno nei confronti della popolazione e delle attività produttive. Il Consiglio dei Ministri ha infatti ufficialmente sbloccato 84 milioni di euro come prima tranche dei risarcimenti.
La cifra fa seguito ai primi 20 milioni stanziati il 14 novembre in occasione della dichiarazione dello stato di emergenza.
Circa 37 milioni serviranno per avviare nuovi lavori di ripristino dei pubblici servizi, oltre a quelli già autorizzati. Quasi 47 milioni andranno invece a privati e imprese per i danni rispettivamente fino a 5.000 e 20.000 euro.

«È la dimostrazione – ha commentato il commissario straordinario per l’emergenza, Luigi Brugnaro – che se si lavora in squadra con il prioritario obiettivo di dare risposte concrete ai cittadini, le istituzioni sanno dimostrare di essere realmente vicine a tutte quelle persone che si trovano in una condizione di difficoltà. Con l’impegno, la determinazione e la leale collaborazione tra enti, nessuna sfida è impossibile».

L’iter dei rimborsi per i privati

Il periodo per il caricamento on line delle richieste rientranti sotto la lettera “c” (quelle a cui sono destinati i 47 milioni) si è chiuso il 30 gennaio. Già il 4 febbraio la struttura commissariale ha trasmesso la documentazione al Dipartimento della Protezione civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Nello specifico, sono state presentate complessivamente 6.916 domande.
Di queste, 3.658 provenienti da privati, per un importo di 9 milioni e 820 mila euro, e 3.258 dalle imprese, per oltre 37 milioni.
«Ora – riprende il sindaco Brugnaro – dobbiamo impegnarci affinché i soldi sbloccati a Roma arrivino nel più breve tempo possibile nelle tasche dei Veneziani».
Le somme saranno presumibilmente a disposizione concreta del commissario già nei prossimi giorni. Una volta effettuate le doverose verifiche in collaborazione con la Guardia di Finanza, la struttura commissariale comunicherà agli interessati la data di effettivo inizio dell’erogazione dei rimborsi. Gli interessati, nel frattempo, dovranno completare, entro il 30 aprile, la trasmissione della documentazione attestante la corretta entità del corrispettivo richiesto.

Protocollo sedimenti: ecco l’ok dell’ISS

La seconda buona notizia che Venezia ha ricevuto da Roma è invece relativa alla vicenda dell’approvazione del nuovo protocollo sedimenti. L’iter amministrativo propedeutico per l’approvazione del documento si è chiuso con un nuovo passaggio fondamentale. Nel corso di una riunione presso il Provveditorato alle Opere pubbliche, è stato infatti acquisito il parere favorevole dell’Istituto Superiore di Sanità. Si va quindi verso l’entrata in vigore delle nuove norme contenute in un protocollo chiamato a sostituire quello dedicato al tema dei fanghi nel 1993 ancora operativo.

Manca così all’appello solo l’ultimo step: il decreto interministeriale chiamato a tradurre in un atto ufficiale le nuove norme. Un provvedimento che, proprio partendo dalla nuova definizione dei materiali di risulta (non più “fanghi”, ma “sedimenti”), consentirà una più agevole attività di smaltimento.

«Avevamo promesso – ha affermato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa – che entro fine febbraio ce l’avremmo fatta. Lavorando insieme e in maniera coordinata e organica, siamo riusciti a centrare questo importantissimo obiettivo». «Grazie al lavoro svolto – gli ha fatto eco il ministro delle Infrastrutture, Paola de Micheli – abbiamo mantenuto l’impegno preso in occasione della mia ultima visita e fornito alla città uno strumento fondamentale per la salvaguardia della Laguna».

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