E’ curioso come la storia dei coriandoli sia iniziata con una contravvenzione e rischi di finire ugualmente.
Carnevale di Trieste 1876: l’ingegnere Ettore Fenderl, trovandosi sprovvisto di danari per acquistare i confetti di gesso che allora si usava lanciare in occasione della kermesse, pensa bene di ritagliare dei triangolini di carta e di lanciarli dalla sua terrazza su Piazza della Borsa.
Esito: ragazze urlanti con i coriandoli tra i capelli e multa con sequestro del corpo del reato da parte delle forze dell’ordine.
Carnevale di Venezia 2020: i coriandoli, ma anche le stelle filanti e tutti gli altri prodotti simili in plastica, sono banditi in tutto il Comune di Venezia e, in particolar modo, in laguna.
“Ai trasgressori -si legge nell’ordinanza che ne vieta l’uso – saranno notificate le sanzioni amministrative previste dalla legge, cui si aggiungerà il sequestro amministrativo dei coriandoli di plastica e simili”.
Coriandoli e stelle filanti al bando: ecco perché
Certo, un Carnevale senza coriandoli sembra triste. In realtà è solo un Carnevale più ecologico, che elimina un’usanza ma salvaguarda la laguna e i mari.
“In caso di pioggia -specifica sempre il testo dell’ordinanza firmata dal sindaco Luigi Brugnaro – grandi quantità di coriandoli finiscono a mare andando a contaminare l’ ambiente marino sino ad alternare la catena alimentare e creando un danno ambientale”.
Non solo. L’agglomerarsi di coriandoli a terra spesso finisce con intasare i chiusini creando problemi alla città, anche in terraferma.
Venezia Plastic Free
Di mira, in ogni caso, è la plastica e i coriandoli sono solo una delle ultime azioni intraprese per ridurne l’utilizzo nel territorio comunale.
L’ “usa e getta“, all’interno delle sedi comunali e delle società partecipate è stato già bandito. L’uso di stoviglie in plastica compostabile nelle sagre e nei locali è già un dato di fatto, tant’è vero che da luglio 2019 il Comune di Venezia ha aderito alla campagna “Plastic free Challenge” promossa dal Ministero dell’Ambiente.
La sostenibilità ambientale prima di tutto quindi. E pazienza se a Carnevale non ci saranno più i coriandoli a svolazzare nell’aria e tra i capelli.