Una commissione valutatrice tra documenti e sopralluoghi
Chiusi per ore a discutere e valutare documenti a Ca’ Farsetti. Poi l’incontro con la Regione, con tutti i sindaci della gronda lagunare, la Soprintendenza Area Metropolitana di Venezia, Belluno, Padova e Treviso e quella di Verona, Rovigo e Vicenza, la Soprintendenza archivistica e bibliografica, il Polo Museale del Veneto e l’Archivio di Stato di Venezia, la Diocesi di Venezia, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e il Provveditorato Interregionale OO.PP. di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
Infine una serie di tappe per una settimana di missione nei luoghi più rappresentativi di una città da tempo riconosciuta di “eccezionale valore universale” e che, tuttavia, rischia ancora di finire nella lista nera dell’Unesco.
In attesa della 43° sessione del Comitato per il Patrimonio Mondiale, che si terrà a fine giugno a Fuzho (Cina) e del verdetto finale sulle sorti della nostra città, gli “advisory mission” dell’Unesco e l’ambasciatore italiano presso l’Unesco Massimo Riccardo, sono giunti a Venezia.
La loro è una missione consultiva sullo stato di conservazione della città, patrimonio mondiale dal 1987.
All’incontro, così, sono state illustrate le modalità di gestione del Sito Venezia e come si stanno affrontando le criticità. Tra queste, quella dell’acqua alta, della vulnerabilità agli impatti negativi dei cambiamenti climatici e del pasaggio delle navi in laguna. La Commissione ha fatto anche dei sopralluoghi andando a visitare il Mose e l’ M9 , il Museo del ’900 di Mestre indicato dai lettori del prestigioso quotidiano inglese “The Guardian” come uno dei migliori 12 Musei in Europa .
Accolta la richiesta avanzata a luglio dal sindaco Luigi Brugnaro di confermare la “draft decision” per lo spostamento delle navi dal Bacino di San Marco, se Venezia resti tra i 54 siti Unesco del territorio nazionale è una questione che avrà risposta solo a giugno.
Forte San Felice proposto come sito Unesco
Non solo Venezia. Al centro delle valutazioni, per la commissione Unesco ci saranno anche le richieste avanzate dai sindaci della gronda lagunare. Soprattutto da parte di Chioggia, che ha candidato Forte San Felice a prossimo sito Unesco in modo tale che possa esser maggiormente tutelato e conosciuto.