Tra socialità e reputazione. Le proprietà commerciali e di relazione degli strumenti multimediali più discussi del momento
Circa 180 milioni di iscritti su Myspace e Facebook, milioni di utilizzatori Youtube, milioni di aderenti a LinkedIn. Sono questi i dati che contraddistinguono alcuni fra i più diffusi social network del pianeta. Ma cosa sono i social network, e soprattutto a cosa servono? “Una rete sociale – social network* – consiste di un qualsiasi gruppo di persone connesse tra loro da diversi legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari. La versione di Internet delle reti sociali è una delle forme più evolute di comunicazione on line. La rete delle relazioni sociali che ciascuno di noi tesse ogni giorno, in maniera più o meno casuale, nei vari ambiti della nostra vita, si può così “materializzare”, organizzare in una “mappa” consultabile on line, e arricchire di nuovi contatti” è la definizione che Wikipedia fornisce. Nella pratica, accedere ad un social network, significa iscriversi ad un portale, generare un profilo, cercare amici e conoscenti che appartengano allo stesso social network e ottenere il loro benestare per poter comunicare con loro. Tutto in tempo reale e senza la necessità della presenza fisica. In definitiva, un social network è una sorta di enorme stanza che contiene tutte le persone che conosciamo.
In ogni istante, in questa ampia camera, semplicemente girandoci a destra e a sinistra possiamo vedere con chi sta parlando un nostro amico o quali foto sta guardando, individuare chi dorme e chi lavora, chi mangia e chi danza. un quadro multimediale delle persone che conosciamo con cui si è in grado di sapere sempre, in tempo reale, cosa stiano facendo, cosa pensino o chi conoscano. In base all’enorme potenziale che si sviluppa con un tale bacino di utenti, sono proliferate diverse forme di social media (Social media è un termine generico – quindi non del tutto assimilabile con il concetto di social network – che indica tecnologie e pratiche online che gli utenti adottano per condividere contenuti testuali, immagini, video e audio) con caratteristiche specifiche e diverse di caso in caso: le reti sociali professionali, come la famosa LinkedIn, hanno lo scopo di mettere in contatto tra loro persone che abbiano desiderio o necessità di rimanere sul mercato del lavoro. Il profilo che ci si crea è incentrato sulla professionalità e si può tenere traccia di tutte le conoscenze lavorative acquisite negli anni. Con Facebook, solo guardando la propria home page personale (ognuno ne possiede una diversa da tutti gli altri), si può sapere in tempo reale cosa stiano facendo tutti i nostri contatti: si può vedere il loro umore, se sono in ferie o al lavoro, con chi hanno parlato e quali foto sono andati a sbirciare. Accanto ai social network, i motori di ricerca sono ormai in grado di tracciare la vita privata e professionale di una persona con un semplice click.
Ciò non è sfuggito ai responsabili delle risorse umane, che sempre più spesso monitorano in Internet il profilo dei candidati all’assunzione o addirittura la cerchia degli amici presenti sui social network. Allo stesso modo non sfugge alle aziende, che oggi iniziano a cogliere l’importanza della propria reputazione on line: commenti negativi (magari scritti anche da concorrenti sotto mentite spoglie) possono finire in testa ai risultati dei motori di ricerca, compromettendo non poco la credibilità aziendale. Se poi consideriamo che le persone tendono a fidarsi molto delle opinioni lette in rete, sicuramente in misura superiore rispetto alla classica pubblicità verso la quale vi è una sempre maggiore resistenza e indifferenza, possiamo facilmente comprendere la portata del fenomeno. Quali opportunità si aprono per le aziende? Chi opera nel marketing sa bene che non esiste una strategia unica con cui affrontare il mercato. I social network rappresentano una grande opportunità. Ma per sfruttare al massimo i social media, è necessario ascoltare, offrire servizi ai clienti, e non solo inviare messaggi sull’azienda. Spesso i consumatori si rivolgono in prima battuta ai social network per prendere le decisioni su cosa comprare e se un’azienda non è presente, non li raggiungerà. Una buona risposta da parte di un’azienda è investire sulla Rete per essere presenti, non come fredda voce istituzionale, ma in modo relazionale e interattivo con gli altri utenti. Frequentare i social network significa trovarsi “in piazza” in mezzo alla gente, poter vedere quali sono gli interessi, osservarli, presentarsi e interagire.
La domanda per un’azienda oggi è: come devo pianificare e implementare una strategia di marketing basata sugli strumenti e sulle metodologie del social networking? Cominciare ad indagare le opportunità e le sinergie nella presenza sul Web che potrebbero beneficiare del social networking; eseguire ricerche on line per scoprire forum, blog e altri luoghi esterni dove vengono discussi i prodotti dell’azienda; diventare partecipanti attivi in questi social media per monitorare ciò che ha più importanza per i membri della web community; pensare per prima cosa ai benefici per gli utenti; costruire più strumenti di social networking nel sito, come i forum di supporto tecnico, e poi fare passaparola. Sono queste alcune delle attività che le aziende sono e saranno chiamate a compiere nel prossimo futuro. Ci stiamo avvicinando rapidamente ad un mondo in cui la comunicazione si è evoluta dallo “one to one”, allo “all to all”, creando una serie di sfide completamente nuove per i marketer.
Utilizzando gli strumenti del social networking, le grandi aziende non reagiranno più alle opinioni come colossi o istituzioni asettiche, ma come individui, con una faccia, un profilo personale, opinioni e storie da raccontare. Queste organizzazioni d’impresa potranno valutare il feedback e lo utilizzeranno in modo effettivo per migliorare i loro prodotti, i servizi e le relazioni con i clienti. I giorni in cui le aziende definivano indipendentemente la loro posizione nel mercato sono finiti. Oggi chiunque abbia accesso ad Internet con un’opinione ha la possibilità di segnare positivamente o negativamente un prodotto in pochi minuti. Altrettanto potranno fare le aziende, con il dialogo e l’innovazione.
DI CARLO BONALDI*
* ATTIVA SPA
Comunicazione +
I SOCIAL NETWORK
17 Febbraio 2010
Tag: comunicazione, Social