Il cinema, immagine in movimento, che guadagna una nuova immortalità attraverso la foto, immagine statica. Può sembrare un controsenso, ma non lo è, quando si parla di grandi artisti non solo davanti, ma anche dietro l’obiettivo. Douglas Kirkland è diventato una vera e propria leggenda della fotografia proprio all’interno di questo “grande gioco” in bilico tra pellicola e negativi. E i suoi scatti, veri e propri capolavori legati alle star degli anni d’oro del grande schermo, arrivano adesso a Mestre e Venezia.
Il “cantore” dell’ultima Marilyn Monroe
È stata proprio la foto di un’icona del cinema a lanciare la carriera dell’allora giovane Kirkland. Il fotografo aveva iniziato come collaboratore di un altro grande della fotografia, Irving Penn, avviando poi nel 1960 la collaborazione con la testata “Look Magazine”.
Aveva 27 anni, il fotografo nato a Toronto nel 1934, quando realizzò il famoso servizio fotografico con Marilyn Monroe.
La star di Hollywood, cui “Look Magazine” dedicò il numero che festeggiava i 25 anni della rivista, fu immortalata coperta solo di lenzuoli bianchi.
Immagini che fecero il giro del mondo e, dopo pochissimo tempo, acquisirono un ulteriore valore documentario: a sei mesi da quel servizio, la vita di Marilyn si concluse prematuramente per un’overdose di barbiturici.
Una vita tra le star
Come testimoniano le foto esposte a Mestre e Venezia, Kirkland invece non si fermò lì, diventando a sua volta uno dei nomi più conosciuti dello star system hollywoodiano.
Una stella a sua volta di prima grandezza, pluripremiata e onorata dall’organizzazione di collezioni permanenti da parte di importanti istituzioni museali di tutto il mondo.
La sua capacità di cogliere, attraverso l’obiettivo, gli aspetti più intimi dei soggetti immortalati lo ha messo in contatto, dentro e fuori dal set, con i più grandi registi e attori.
Farne un elenco sarebbe comunque riduttivo. Si va da Vittorio De Sica a Marcello Mastroianni, da Sofia Loren a Paul Newman, da Robert De Niro a Jack Nicholson e Meryl Streep. Fino a star più recenti, come Leonardo DiCaprio e Kate Winslet. Del resto, fin dai primi anni Sessanta, Kirkland ha immortalato più di 170 film, tra kolossal e produzioni indipendenti.
La mostra al Candiani
A essere proposti nell’esposizione veneziana sono alcuni degli scatti più famosi del fotografo canadese. Il percorso, che ripercorre alcuni dei più celebri set cinematografici internazionali, si articola principalmente al Centro Culturale Candiani di Mestre, ma non solo. Una sezione della mostra “Freeze Frame, 60 anni dietro le quinte del Cinema” sarà ospitata infatti anche dalla Casa del Cinema di San Stae, a Venezia.
L’esposizione, realizzata dal Candiani in collaborazione con Photo Op, è curata da Marta Cannoni, Livia Corbò ed Elisabetta Da Lio. Sarà inaugurata sabato 15 febbraio, alle 17, al terzo piano del Centro culturale. Qui sarà visitabile, sempre a ingresso libero, fino al 19 aprile, da mercoledì a domenica, dalle 16 alle 20. La sezione veneziana sarà invece aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, in concomitanza con gli orari della Casa del Cinema.