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Case di riposo: a Venezia la prima in Italia ad adottare l'esoscheletro

Case di riposo: a Venezia la prima in Italia ad adottare l'esoscheletro

Ire Contarini: dopo la sperimentazione, l’acquisto. Gli anziani così possono rendersi più autonomi

Aumentare le distanze del percorso di una passeggiata, rendersi più autonomi, sentirsi più sicuri e in equilibrio.
Quante persone anziane pongono questi tre obiettivi tra i sogni lasciati loro malgrado nel cassetto?
Tra carozzine e deambulatori, c’è invece ora una soluzione intermedia e di supporto che, prima in Italia, la casa di riposo Ire Contarini, alla Gazzera, ha deciso di adottare.

Presentato durante una conferenza stampa, il nuovo dispositivo, Exoband, viene applicato esternamente a supporto dell’anca ed è di grande aiuto ai pazienti che ne hanno bisogno.
“L’abbiamo sperimentato riscontrando risultati davvero incoraggianti –spiega il direttore Andrea Zampieri – Partiamo così con questa struttura. In seguito,  vorremmo rendere disponibile questo esoscheletro anche per gli ospiti delle altre nostre sedi”.

La nuova Ipav ( Istituzioni Pubbliche di Assistenza Veneziane) nata dalla fusione di Ire e Antica Scuola dei Battuti di Mestre, dunque, inizia il suo nuovo percorso all’insegna dell’innovazione. “Si pensa spesso che le case di riposo siano statiche –  rileva il presidente Luigi Polesel – Noi crediamo invece che tutto ciò che si può introdurre per migliorare la vita degli anziani sia da sperimentare in maniera scientifica e professionale. L’esoscheletro potrà facilitare il cammino dei nostri anziani con il supporto della fisioterapia”.

La startup brevettata da Fausto Panizzolo era già stata sperimentata dal Centro Medico di Fisioterapia di Padova su una cinquantina di pazienti con patologie importanti.
Malati di Parkinson, di sclerosi multipla, persone colpite da ictus.  Anche su atleti seriamente incidentati per una riabilitazione sportiva.
In una struttura di riposo per anziani, però, entra in Italia per la prima volta.

“Noi l’abbiamo sperimentato su due volontari che vivono situazioni diverse – racconta il direttore Zampieri – Il primo è un anziano ancora autosufficiente, che però si avvale di un deambulatore per gli spostamenti. Il secondo è un signore in carrozzina perché, nonostante riesca di fatto a muovere dei passi, ha un tale disequilibrio che non può essere a rischio caduta”.

Entrambi, per alcuni mesi, due volte a settimana hanno indossato il dispositivo utilizzandolo in palestra. Il primo liberamente, per passeggiate di giorno in giorno più lunghe.
Il secondo con l’aiuto delle parallele.
“E’ risultato subito chiaro che il fatto di sentire meno fatica e di constatare dei piccoli progressi ogni volta rappresenta uno stimolo importante – rileva Andrea Zampieri –Questo esoscheletro è passivo, non ci sono batterie o altro che aiutano ma sfrutta l’energia della camminata della persona, che diventa via via più facile”.

4 commenti su “Case di riposo: a Venezia la prima in Italia ad adottare l’esoscheletro

  1. Sono felice di essere venuta a conoscenza di questa innovazione che aiuta le persone a camminare complimenti!


  2. Sarebbe molto utile anche per mio padre che non ha stabilita’ e cade spesso.grazie per la bella notizia.


  3. Grazie a questi giovani che hanno voglia di mettersi in gioco anche in un “paese” come il nostro che certo non li aiuta e non ci aiuta. Noi disabili abbiamo bisogno di queste menti fresche, grazie molte che avete scommesso sull’Italia, spero che arrivino presto i giusti frutti per stimolare anche altri giovani cervelli.


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Tag:  anziani