La “vecchia signora” ringiovanisce: un nato al giorno nel 2019
Sempre più donne scelgono di partorire a Venezia. E gli ospedali veneziani, nel contempo, sono sempre più attenti nel proporre nei loro reparti un approccio attento alle esigenze delle donne. E’ un dato di fatto. Il 1 dicembre, con la nascita del 340° bambino, al Civile di Venezia è già stato raggiunto il totale dei nuovi nati in centro storico nel 2018.
L’incremento stimato al 31 dicembre è quindi tra il +5% e il +7%.
Un numero importante, che pone Venezia in controtendenza rispetto al trend italiano, ma anche a quello Veneto. Secondo l’Istat, infatti, il numero dei nati in Italia ha fatto segnare un -11% tra il 2013 e il 2017. Nella nostra regione il calo è ancor più netto, pari al 13%, con un ulteriore -3% nel 2018.
Ospedale Civile: cresce la fiducia
La Ginecologia del Civile ha instaurato una concreta e fattiva collaborazione con l’Angelo di Mestre, dove è atteso un dato finale di poco al di sotto del record di 2.000 nascite.
Questo anche perché sono sempre più le future mamme che scelgono l’ospedale dei Santi Giovanni e Paolo.
La fiducia delle gestanti è confermata da una statistica. L’80% delle mamme che, nel 2019, hanno partorito al Civile, arriva dalla Venezia insulare (centro storico, Lido, Pellestrina e altre isole della Laguna). Ma non sono solo le residenti a partorire nella città d’acqua. A conferma della fiducia nel reparto di Ostetricia del Civile, la continua crescita di future mamme provenienti da Mestre, ma anche dal territorio di Cavallino-Treporti.
Venezia, Mestre e Chioggia raggiungono i “ tre bollini”
I nostri ospedali, d’altronde, sono sempre più al fianco delle donne. Lo conferma l’assegnazione del “bollini rosa” per il biennio 2020/21 effettuata a Roma da Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere). Nella precedente classificazione, tutte e cinque le strutture ricadenti nel nostro territorio metropolitano avevano ottenuto un punteggio di due bollini. Se Dolo e Mirano hanno mantenuto il punteggio del 2018/19, Venezia, Mestre e Chioggia hanno migliorato la situazione per quanto riguarda la promozione della medicina di genere, classificandosi al top con tre bollini.
Ospedali più “rosa”
La Venezia metropolitana conferma dunque il dato nazionale relativo all’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili.
Il totale di ospedali italiani premiati con i bollini è salito da 306 a 335. Ma c’è stato anche un miglioramento qualitativo. Sono passati da 71 a 96 le strutture che hanno ottenuto il punteggio massimo, con 167 classificate “a due bollini” e 72 con un bollino.
Le schede con le informazioni sui servizi degli ospedali premiati saranno consultabili sul sito www.bollinirosa.it a partire dal 7 gennaio 2020.
I criteri adottati
La valutazione delle strutture ospedaliere è avvenuta tramite un questionario composto di 489 domande, suddivise in 18 aree specialistiche.
I criteri tenuti in considerazione sono tre. Il primo è la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili o trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati. Il secondo la previsione di percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali focalizzati sulle caratteristiche psico-fisiche della paziente. Il terzo l’esistenza di servizi relativi all’accoglienza e alla degenza della donna.