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Cosplay, che passione!

Cosplay, che passione!

Anime, cartoni animati, esibizioni in costume: i veneti amano il magico mondo del cosplay

E’ una delle nuove passioni per i giovani, forse perché riesce meglio a creare l’identità di un gruppo “unito” nel fare qualcosa di unico ed originale, forse perché fa uscire in pieno quel lato “nerd” che  ognuno di noi porta con sé da sempre. Quindi, se vi capita di girare per parchi, manifestazioni, fiere, mercatini dell’usato e vedete orchi giganti, damigelle più o meno vestite da principesse e sosia di attori di cinema e serie tv, non preoccupatevi troppo, e benvenuti nel magico mondo del cosplay.
Ma cosa è, dunque, questa passione arrivata dal Giappone e che si è diffusa con un sempre maggiore coinvolgimento di partecipanti anche dalle nostre parti?

Cosplay è un termine inventato (kosopure in giapponese) frutto della sintesi tra le due parole “costume” e “play”,  che indica la pratica di indossare un costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e interpretarne il modo di agire con spesso, specie in caso di concorsi, brevi scenette o esibizioni, spesso complete di colonne sonore, accessori e ambientazioni che si rifanno alla storia del personaggio. Il mondo veneto, terra da sempre di fumettisti e amanti dell’arte grafica ma anche, grazie alla facoltà di lingue orientali di Ca’ Foscari, vicina al Giappone in maniera particolare, non poteva che allinearsi a questo trend, con gruppi sempre più numerosi di appassionati, associazioni culturali apposite, sfilate e partecipazioni in massa alle principali fiere del settore.

Cosplayer in trasferta

E se l’esempio inimitabile resta il Lucca Comics toscano (quest’anno 320.000 presenze in cinque giorni di fiera, con almeno 10 bus “ufficiali” partiti dalla provincia di Venezia carichi di maschere, armature e appassionati, più tutti quelli che si sono mossi in treno o per contro proprio), le fiere veneziane, come ad esempio il Venezia Comics di Forte Marghera o il San Donà fumetto e giochi, attirano più di 10.000 presenze giornaliere e quasi un centinaio di cosplayer solo per la gara sul palco, senza considerare tutti quelli (e sono anche questi sempre più numerosi) che si mettono anche una semplice maschera solo per girare per gli stand e farsi qualche foto ricordo. A Lucca, in quella che nei momenti di punta era una vera e propria “bolgia umana”, non poteva mancare dunque la presenza di rappresentanti veneziani del cosplay.

 

Un magico mondo di colori e di relazioni

Come Giulia, nota cosplayer conosciuta nell’ambiente e nei social, dove grazie alla sua pagina facebook è molto seguita, come Giulia Blackfyre. «Ho scoperto il mondo del cosplay solamente cinque anni fa proprio andando per la prima volta al Lucca Comics & Games grazie ad un’amica – racconta -Mi è piaciuto subito perché si entra in un mondo coloratissimo, dove è possibile incontrare i personaggi preferiti o, meglio ancora, indossare i loro panni. Una volta iniziata, la passione si autoalimenta portando a sviluppare sempre più le proprie abilità di cucito, lavorazione di materiali plastici, make-up e di immedesimazione». La parte più bella? «Sicuramente, l’incontro con altre persone che condividono la stessa passione per un  fumetto, un anime, un film o una serie tv. Il cosplay permette di creare legami e la fiera o l’evento in sé, diventa l’occasione per rivedere persone che non si incontrano molto spesso per distanza o per impegni vari».

Tra il divertimento e la professione è invece l’approccio al cosplay di Ivano “Grifone” Piva, membro di Tanagura A.C, una delle storiche associazioni venete legate a questo fenomeno. «La fiera è sempre un’esperienza molto – dice- Si conoscono nuove persone, nuove idee, si fanno esperienze interessanti».

Giulia – foto by Daniela Rasa

Ciro e l’omaggio a Lady Oscar

Molto diverso come personalità ma altrettanto significativo (e di sicuro più “particolarmente visibile” con il suo unire stile, personalità e gender diversi) è Ciro Cibelli, in arte e nei social Ghostdotexe, “nerd” dichiarato, cosplayer ma anche scrittore. «Mi sono avvicinato a questo ambiente nel 2014, quasi per gioco, portando un costume decisamente grezzo e imperfetto. Ma l’esperienza è stata così divertente ed entusiasmante che non ho più smesso di fare cosplay. Quest’anno sto interpretando Lady Oscar, in quanto decorre il quarantesimo anniversario di questa serie storica che ha cresciuto generazioni di ragazzi e ragazze».

Ciro Cibelli cosplayer

Tra il divertimento e la professione è invece l’approccio al cosplay di Ivano “Grifone” Piva, membro di Tanagura A.C, una delle storiche associazioni venete legate a questo fenomeno. «La fiera è sempre un’esperienza molto – dice- Si conoscono nuove persone, nuove idee, si fanno esperienze interessanti».

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