Un ennesimo sopralluogo; ancora una volta lo Stato si mostra vicino a Venezia e a quanto sta vivendo in questi difficili giorni di acqua alta eccezionale.
Dopo il presidente del consiglio Giuseppe Conte, il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli, il ministro per i Beni e Attività Culturali Dario Franceschini, l’eurodeputato Silvio Berlusconi e l’onorevole Matteo Salvini, hanno voluto rendersi conto di persona di quanto sta accadendo in città anche il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Ad accoglierle ancora una volta il presidente della regione Veneto Luca Zaia, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il prefetto Vittorio Zappalorto e l’onorevole Nicola Pellicani. Presenti anche le autorità militari.
Il sopralluogo in città
La ricognizione ha riguardato non solo Piazza San Marco e la basilica ma anche la sede opertiva per l’emergenza di palazzo Poerio Papadopoli, sede del comando della Polizia locale di Venezia e il Conservatorio Benedetto Marcello dove l’acqua ha distrutto antichi spartiti e manoscritti che rappresentavano parte fondamentale della storia della musica italiana.
Fondi per i danni assicurati
“Abbiamo dichiarato lo stato di emergenza per Venezia e assicurato i fondi destinati ai cittadini e alle aziende per far fronte ai danni che hanno subito -ha detto il ministro all’Interno Luciana Lamorgese – E’ il primissimo impegno che il Governo si è assunto”.
Mose e lavori: il comune sia coinvolto
La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha invece rilanciato sul Mose: “se è quasi completato, lo si finisca e lo si metta in azione”, ha detto. A questo proposito il sindaco Luigi Brugnaro ha ricordato come l’amministrazione sia sempre stata tenuta al di fuori delle varie fasi di avanzamento e di come sia invece importante per la città che il comune di Venezia sia coinvolto sulle tempistiche dei lavori.