Il Festival? Un successo. Numeri alla mano, la prima edizione del Festival delle idee – ‘900 il grande secolo delle innovazioni, non poteva andar meglio.
Otto mila presenze in 4 giorni, 28 eventi, 30 mila visite al sito internet del festival, il 40% delle prenotazioni fatte da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
La possibilità di ascoltare di persona i racconti degli ospiti che si sono resi disponibili a un dialogo con il pubblico è stata accolta da Mestre con una partecipazione che ha fatto registrare più volte il tutto esaurito. Nei giorni feriali e durante il weekend.
Durante gli incontri con i protagonisti del mondo della cultura e della scienza, dello sport, del cinema, della musica e dell’imprenditoria.
M9: Grandi nomi, grandi storie
Nomi importanti come quelli di Paolo Nespoli, Francesco Moser, Sara Simeoni, Alan Friedman, Mogol, Mauro Corona, Piergiorgio Odifreddi, Francesca Cavallin, Max Sabbion, Gioele Dix, Alessio Boni, Marcello Prayer e Pupi Avati.
Ieri, ultimo giorno di programmazione, il clou.
Dalle 17:00 alla mezzanotte, il Chiostro, l’Auditorium, e le sale interne di M9 hanno registrato un via vai continuo di persone, arrivando al pienone di tarda serata con lo scrittore e scultore Mauro Corona e l’astronauta Paolo Nespoli.
Metropolitano.it era presente e all’astronauta italiano che per aver trascorso 313 giorni della sua vita nello spazio è considerato il II astronauta con maggior esperienza dell’ ESA (Agenzia Spaziale Europea), ha avuto occasione di fare un’intervista.
Paolo Nespoli e lo spazio
Sapete che la stazione spaziale fa il giro della terra in solo un’ora e mezza?
Che da lassù nell’arco di 24 ore si vedono 16 albe e 16 tramonti?
Che la velocità della stazione spaziale è di 28 mila Km/h e che a bordo si fanno esperimenti che sarebbero impossibili da effettuare sulla terra?
Paolo Nespoli ha raccontato tante cose, molte di interessanti sullo spazio e sulle sue missioni, altre curiose.
Come che, grazie all’invenzione di un collega, nello spazio il caffè ora gli astronauti riescono a berlo grazie a una “tazzina spaziale” che, sostituendo la cannuccia, ha restituito un aroma inesistente altrimenti tra le stelle. Cosa di poco conto? Non per un italiano che ci insegna che da lassù le prospettive cambiano.
Che “la terra è una nave in viaggio nell’universo e che noi siamo i marinai di quest’ unica nave in cui non ci sono micro confini o divisioni”.
Ma anche che da quaggiù si può fare molto e, soprattutto, che non si deve mai mollare.
Dal sogno alla realtà
La sua storia personale è un esempio per le nuove generazioni. Paolo Nespoli, come ha raccontato al numerosissimo pubblico presente nel chiostro di M9, è riuscito a coronare il suo sogno di diventare un giorno un astronauta attraverso un lungo percorso che più volte lo ha riportato a iniziare nuovamente dal punto di partenza.
Il suo primo “volo” nello spazio lo ha fatto a cinquant’anni nonostante a Huston, dov’era approdato con molte aspettative dopo cocenti delusioni, lo avessero inserito nella classe dei “pinguini“, i volatili che non possono volare perché hanno le ali troppo piccole. Come tutti oramai sappiamo non è andata così e anche l’italiano Nespoli, ex militare paracadutista, ingegnere e infine astronauta, ha raggiunto i suoi obiettivi partecipando alle missioni spaziali STS-120, Expedition 52, 53, 26, Sojuz MS-05 e Sojuz TMA-20.
https://www.facebook.com/Metropolitano.it/videos/2953746964639802/
Molto bello. Fate molti video degli eventi, così, ben montati come questo. Sarebbe una ottima forma di pubblicizzare l’M9 e l’intera Città Metropolitana, perché nel Web c’è molta sete di contenuti di qualità. Grazie di esserci!
Buongiorno, molto interessante e il video è fatto veramente bene 🙂
Complimenti
Grazie x Il FestivaL! Le Idee &, ovviamente, i portatori/le portatrici delle Grandi Idee, Esperienze, Pensieri!
…Pero, mai incontarte nelle manifestazioni simili cosi tante guardie come al FdI di Mestre. Ordine e sicurezza, si, pero, senza essagerare.