L’Associazione regionale per il teatro veneto festeggia 40 anni di attività
Una sfida che parte da lontano. Esattamente nel 1979 quando, a Mestre, venne fondata.
Arteven nasceva con lo scopo di promuovere il teatro e la cultura in tutto il territorio del Veneto.
Era un momento di grande fermento teatrale in Italia. Da un lato c’erano molti giovani che trasformarono la loro passione in un lavoro dando vita a organismi che operavano sul territorio per diffondere l’arte scenica tra la gente, dall’altro compagnie che inventavano nuovi linguaggi teatrali.
Negli anni non è sempre stato così. Ma oggi, dopo 40 anni di intensa attività, i numeri decretano un successo che si è mantenuto vivo nel tempo.
Sono oltre 30 mila gli spettacoli portati in scena, 7,5 milioni gli spettatori che li hanno visti dei quali 1,5 milioni sono ragazzi delle scuole dell’obbligo.
Numeri importanti che portano l’Associazione ad essere il primo circuito nazionale in ambito teatrale. In 4 decenni, Arteven ha portato il Veneto ad essere una delle regioni più teatrali d’Italia e con il maggior numero di spettatori. Dal 2015 il MIBAC l’ha riconosciuta come unico circuito multidisciplinare della nostra regione.
Arteven da 40 anni sul palcoscenico
«Siamo molto soddisfatti dei traguardi raggiunti – sottolineano il direttore Pierluca Donin e il presidente Massimo Zuin – perché sono la diretta testimonianza del lavoro di una squadra di professionisti sempre attivi, puntualmente su tutto il territorio veneto, per organizzare dal piccolo al grande spettacolo».
Qual è il segreto del successo di Arteven?
«Arteven nel corso degli anni – spiega Donin – ha sempre puntato su una struttura snella e veloce nell’affrontare per gli associati questioni sia di natura tecnica che burocratica per l’allestimento di uno spettacolo. Un risparmio generale anche per i Comuni che affidano a noi la realizzazione dei loro progetti. Il costo di gestione di questa associazione inoltre è tra i più bassi d’Italia relativamente al bilancio che sfiora i sette milioni di euro».
«Le difficoltà che si incontrano lungo il percorso – sottolinea Massimo Zuin – non sono poche, ma ripagate dai risultati ottenuti. Successi che ci spingono a proseguire e guardare al futuro con entusiasmo. Vorremmo anche far comprendere al pubblico che si gode lo spettacolo in sala il grande impegno e lavoro di diverse persone che sta dietro la nostra struttura. Dobbiamo consolidare sempre più il ruolo di Arteven e mantenerlo per il bene del teatro del Veneto, forte anche dell’investimento per i giovani nelle scuole».
Il focus sui giovani e nuovi orizzonti
Arteven non è solo eccellente gestione di progetti per i teatri. Fiore all’occhiello dell’attività continua ad essere la programmazione rivolta alla scuola.
L’associazione prevede infatti lezioni mirate all’interno dell’orario scolastico, laboratori, progetti di stimolo alla scrittura e per la creatività degli studenti. E ancora l’organizzazione di spettacoli per e fatti dai ragazzi, la produzione di DVD sul teatro veneto. Non mancano convegni, corsi di formazione artistici e tecnici, post produzioni, la costituzione di reti virtuose, progetti europei.
Per il prossimo futuro Arteven ha un altro ambizioso traguardo da raggiungere: la gestione diretta degli spazi teatrali. Poter contare su spazi a gestione diretta potrà aumentare il numero di aperture di sipario e far tornare il teatro al centro dell’attività culturale delle comunità venete. Intanto dalla storica sede il team si è trasferito in uno spazio più moderno e funzionale, con tecnologie avanzate che permettono anche da remoto il controllo della filiera organizzativa, in via Ulloa a Marghera