I maggiori esperti di maree e di cambiamenti climatici insieme per far fronte al fenomeno dell’acqua alta
E’ arrivato l’autunno. E con questa stagione arriva anche lo “spettro” acqua alta a Venezia.
Un fenomeno che sicuramente agli occhi dei turisti che lo vedono rende ancora più suggestiva la città ma che crea notevoli problemi a chi vi vive e la frequenta quotidianamente.
“Nessun allarmismo – spiega il Responsabile del Centro Previsioni e Segnalazioni Maree del Comune di Venezia Alvise Papa – ma quello dell’alta marea è un evento che è cambiato molto rispetto agli anni passati e va costantemente studiato. Questo per far sì che i fenomeni anomali, soprattutto di marea sostenuta, possano essere previsti in un sempre maggior numero di casi”.
Nuove collaborazioni per prevenire più puntualmente
Vanno in questa direzione, ultimi in ordine di tempo tra i molti altri già attivi, i nuovi accordi di collaborazione tecnico – scientifica che il Centro ha avviato.
Si tratta degli Istituti di Scienze Polari e di Bioeconomia del CNR, il Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale dell’Università degli Studi di Padova e l’associazione We are here Venice.
“Negli ultimi anni – sottolinea Papa – proprio per gli effetti dei cambiamenti climatici, le alte maree presentano una fenomenologia molto diversa rispetto al passato, sia in termini di frequenza che di intensità. Proprio per questo il Centro Previsioni e Segnalazioni Maree sta di continuo allargando le collaborazioni con esperti in modo da poter approfondire, tutti assieme, gli effetti dei cambiamenti climatici sui fenomeni che interessano la nostra Laguna”.
Le nuove collaborazioni sottoscritte si aggiungono alle molteplici già in atto. Far sedere attorno ad un tavolo i maggiori esperti sul tema maree e cambiamenti del clima ha l’obiettivo di comprendere sempre meglio le modificazioni in atto dei parametri meteorologici e marini.
Insieme per avanzare la conoscenza dei fenomeni di acqua alta che si presentano e di conseguenza migliorare le previsioni.
Prevenire per ridurre i rischi
“ Il Centro Maree di Venezia – conclude Papa – è anche responsabile del tavolo tecnico di cooperazione con i soggetti che si occupano di meteorologia marina nel bacino Adriatico – Jonico. Sicuramente allargare sempre più il gruppo di esperti che studiano “l’evento maree” in senso lato con tutti gli aspetti legati al fenomeno, porta anche a notevoli benefici per i cittadini e gli ospiti di Venezia.
Poter prevedere i fenomeni, in particolare quelli eccezionali, consente di intervenire per ridurre i problemi che creano.
L’attenzione quest’anno è in particolare rivolta alla temperatura molto calda del Mediterraneo.
Questa porta a eventi intensi e a una sempre maggior frequenza del loro manifestarsi. Inoltre bisogna considerare la presenza di una marea astronomica che toccherà più volte gli 85 cm. Saranno quindi sufficienti fenomeni meteorologici di moderata importanza per generare eventi mareali rilevanti.