Organizzare un’Olimpiade non significa solo organizzare un evento sportivo. Significa trasformare una città. Significa creare strutture, infrastrutture e meccanismi dei quali i cittadini continueranno a beneficiare anche dopo che l’evento si sarà svolto. Significa creare delle opportunità economiche e lavorative prima, durante e dopo la manifestazione. Un indotto che va ben al di là dei soli quindici giorni durante i quale i Giochi si svolgono. Questo abbiamo provato a raccontare in questo numero speciale di Reyerzine dedidato quasi esclusivamente alla candidatura olimpica. Come abbiamo voluto dar voce a coloro che trasversalmente si sono uniti per provare a trasformare in realtà questo progetto per il nostro territorio, sostenendo la candidatura di Venezia, insieme a Padova e Treviso, per le Olimpiadi del 2020. Forze imprenditoriali, politiche, sociali e sportive che stanno lavorando in sinergia per un unico grande obiettivo. Abbiamo voluto prendere poi l’esempio di Barcellona, non a caso una città sul mare come Venezia, perché è la città che, negli ultimi anni, meglio delle altre ha saputo cogliere questa occasione. Una città che se oggi è l’affascinante metropoli che tutti conoscono molto lo deve alla straordinaria opportunità che ha saputo sfruttare con l’organizzazione delle Olimpiadi del 1992. Un esempio illuminante per cercare di capire meglio quello che siamo e immaginare quello che potremmo diventare. In attesa di quello che sarà il verdetto del Coni, chiamato a scegliere la candidata italiana tra Venezia e Roma, si può però già riscontrare un segnale importante. Un risultato significativo riassunto dal successo del grande evento organizzato da Confindustria Venezia, Confindustria Padova e Unindustria Treviso che lo scorso 18 marzo ha radunato presso il Palasport Taliercio di Mestre gli stati generali dello sport veneto a sostegno di questa candidatura. Mai come in questa occasione il nostro territorio sta dimostrando infatti di saper mettere da parte divisioni e antagonismi, di saper tendere la mano, di sapersi unire per essere più forte e competitivo di fronte ad una grande sfida.
DI FEDERICO BACCIOLO
Editoriale +
NON SOLO SPORT
14 Aprile 2010