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LA STAGIONE PER CREARE

LA STAGIONE PER CREARE


“I giocatori vengono creati in estate”. Ecco un vecchio proverbio americano molto utilizzato per quanto riguarda il basket. In parole povere vuol dire che un giocatore può migliorare, rispetto agli avversari o ai compagni di squadra, solo lavorando in modo particolare nel periodo che normalmente viene definito fuori stagione. Se ci pensate questo è anche abbastanza logico considerato che durante l’anno tutti fanno più o meno lo stesso identico lavoro. Quindi, tutti fanno progressi allo stesso modo. Ѐ vero, durante la stagione, un atleta può cercare di lavorare di più degli altri arrivando prima all’allenamento prima o restando a esercitarsi anche dopo la fine. Ѐ vero inoltre che, sempre durante la stagione, un giocatore può venire nella mattinata se non c’è allenamento della squadra e lavorare singolarmente. Può pure sfruttare il pomeriggio del sabato se quel giorno non è previsto allenamento. Ma resta il fatto che i grandi progressi vengono compiuti durante l’estate, quando non ci sono allenamenti organizzati, quando tutto è nelle mani e nella volontà del singolo atleta. Chiaro, anche le cosiddette summer league ovvero le leghe d’estate possono essere importanti. E non sono per gli atleti ma anche per gli allenatori. Ricordo per esempio che dopo il mio primo anno a Milano, nella stagione 1978-79, stavamo per dare in prestito, per permettere loro di fare esperienza, i due gemelli ventenni Dino e Franco Boselli. Poi, durante l’estate del 1979, abbiamo fatto tre tornei estivi quadrangolari in Sicilia: rispettivamente a Messina, Capo d’Orlando e Palermo. Giocammo in tutto nove partite. I due fratelli Boselli fecero delle partite incredibili e dissi al nostro general manager di allora, Toni Cappellari: “Toni, noi dobbiamo tenere i Boselli”. Andò a finire che Franco rimase con noi tutti i miei nove anni a Milano e Dino meritò di giocare in quintetto base il terzo anno. Quindi, nel loro caso si può proprio dire che il salto di qualità per la loro carriera lo fecero a luglio e agosto, grazie al lavoro svolto in quel periodo. Chiaro, bisogna avere un piano, un programma. Per esempio, adesso Danilo Gallinari, ex-Milano ora con i NY Knicks, sta facendo un programma molto specifico a Milano, con due scopi ben precisi: lavoro atletico per rafforzare la sua schiena; lavoro tecnico per velocizzare l’esecuzione del suo tiro. Ha due allenatori per fare questo lavoro mirato: un preparatore atletico e un preparatore tecnico. Tutto è stato coordinato con lo staff tecnico e lo staff medico dei Knicks. Ecco come sfruttare l’estate per prepararsi al meglio per l’inverno. Quindi, riepilogando, tre cose voglio consigliare a tutti i giocatori per la stagione più calda dell’anno: allenarsi da soli se è necessario, allenarsi con un allenatore se è possibile, giocare partite in leghe estive quando conviene. Ecco, questo è quello che io definisco una vera “vacanza cestistica”.
DI DAN PETERSON
 
 

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Tag:  sport