Da oggi al 10 luglio, gli occhi che vigiliano sul nostro mare si moltiplicano.
Saranno gli stessi residenti e turisti a contribuire al monitoraggio della nostra biodiversità marina.
Da quest’anno, è infatti sbarcata anche sulle nostre coste l’iniziativa di Confcommercio, in collaborazione con l’Università di Bologna, “Sentinelle del mare”. L’annuncio del via ufficiale alle operazioni sulla costa veneziana è stato dato all’Arsenale, nel corso del convegno sulla Blue Economy al Salone Nautico di Venezia.
Le tappe veneziane delle sentinelle del mare
Il progetto nasce nel 1999 e l’attività è tornata a svolgersi nel Mediterraneo dal 2017. L’iniziativa ha preso il via, in Veneto, da Bibione. Da qui, scendendo verso ovest, si sposterà poi a Eraclea, alla spiaggia del Mort e infine a Chioggia, dove chiuderà il 10 luglio. “Abbiamo individuato queste tre località – ha spiegato Alessandro Berton, presidente di Unionmare-SIB Veneto Confcommercio – per coinvolgere idealmente tutte e dieci le realtà costiere”.
Il Veneto, insieme a Calabria ed Emilia Romagna, è una delle regioni che debuttano quest’anno nel progetto.
Sale così a 11 il numero di regioni coinvolte, con 50 stazioni di rilevamento. Nel 2018 erano state 23 le località turistiche partecipanti. Oltre 400.000 i contatti raggiunti durante l’attività e quasi 10.000 le schede valide compilate. Quest’anno, l’iniziativa si focalizzerà in particolare sul tema dell’inquinamento da plastica.
Come funziona l’iniziativa
Le stazioni di rilevamento ospitano un giovane biologo dell’Università di Bologna. Con il supporto delle associazioni e degli operatori locali, incontra turisti e residenti per divulgare il progetto e diffondere dati. Gli obiettivi del progetto sono molteplici. Dal coinvolgimento di bagnanti, snorkelisti e subacquei nel monitoraggio della biodiversità marina, al coinvolgimento di enti governativi e autorità locali per contribuire alla gestione delle risorse marine. Il tutto contribuendo alla conoscenza e consapevolezza ambientale dei cittadini.
Si tratta di un progetto di “citizen science”, un progetto di ricerca scientifica per monitorare lo stato di salute del mare delle nostre coste. Tramite la compilazione di appositi questionari, le “sentinelle” possono segnalare quali specie hanno visto e in che abbondanza. Questo permetterà, tra l’altro, di raccogliere dati preziosi per la ricerca.
Ambiente per l’offerta turistica
“La sostenibilità ambientale – conclude Berton – ormai fa parte di tutte le argomentazioni del nostro comparto. Ma non si tratta solo di monitorare la qualità delle acque: questi progetti sono strumenti che ci servono anche per targhettizzare sempre più l’offerta turistica sui mercati. Perché, sul mercato del turismo, non si può ormai più prescindere dal tematismo”.