L’apertura di un nuovo punto di ristorazione per riqualificare la piazzetta degli sbandati
Piazzetta Monsignor Olivotti, all’inizio di via Piave a Mestre, ha cambiato volto.
Un nuovo spazio di aggregazione relega il degrado a brutto ricordo. Al posto di un luogo abbandonato divenuto punto di riferimento per sbandati ci sono ora un moderno locale, del verde curato, fiori, un plateatico con allegri tavolini gialli dove trascorrere qualche ora in relax.
Si apre una nuova pagina per quest’area centralissima, a due passi da via Carducci e vicina a Piazza Ferretto, per troppo tempo lasciata a se stessa.
La scommessa di Massimo Dal Poz e del figlio Giovanni, alla guida del locale con altre 7 persone, è notevole.
Il giovane ristoratore, che ha gestito per 5 anni l’enoteca ristorante “Santi Mestrini” sempre in piazzetta Monsignor Olivotti, intende ora portare avanti l’importante progetto di riqualificazione della zona che parte dall’apertura del bistrot “Grand Central”.
Il locale, aperto dalle 7 del mattino all’una di notte, sette giorni su sette, nasce per riportare i mestrini e i turisti ospiti in città a vivere il centro anche di sera in un luogo, ora tranquillo, di aggregazione sociale.
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, in occasione dell’inaugurazione, ha concentrato l’attenzione sulla sicurezza, tema molto sentito in una zona particolarmente difficile come via Piave. “Abbiamo riportato ordine e decoro in quest’area – ha sottolineato il primo cittadino – grazie all’impegno costante della Polizia locale e dei Lagunari e collaborando attivamente con le Forze dell’Ordine, la Procura e il Tribunale. Ognuno si faccia un esame di coscienza e pensi a ciò che può fare per la sua città. Il futuro è per i giovani”.
La nuova piazzetta Monsignor Olivotti
“L’apertura di questo locale – spiega Giovanni Dal Poz – rappresenta il simbolo della rinascita della piazzetta.
L’obiettivo è di riqualificare e riportare allo splendore uno spazio cittadino perchè tutti ne possano beneficiare. Per garantire l’ordine pubblico è prevista la presenza di una guardia fissa anche durante tutta la notte. L’amministrazione comunale ha appoggiato l’iniziativa dando in concessione la piazzetta per realizzare l’importante progetto.
Il logo del bistrot non è casuale e vuole essere di buon auspicio: un pavone “che si fa bello” rappresenta proprio l’idea di rivalutare la zona”.
Sempre in quest’ottica da ottobre sarà aperto anche il ristorante – pizzeria nell’adiacente edificio dietro la fontana di Gianni Aricò che ospitava la biblioteca di Mestre, un tempo molto frequentata. Il nuovo punto di ristorazione avrà come caratteristica una ricca proposta di musica dal vivo jazz e blues.
Un punto di aggregazione per la città che sta cambiando
“Se ci crediamo tutti – ha sottolineato Luigi Brugnaro – questa città diventerà più bella. Mestre sta cambiando, è emozionante vedere che viene fatto anche con investimenti privati, di imprenditori che si mettono in gioco e creano occupazione. Qui c’è la modernità, la contemporaneità, la Venezia del futuro e sono orgogliosissimo di queste persone che credono nel lavoro e non negli aiuti pubblici”.
“Il moderno bistrot – ha concluso dal Poz – sta accogliendo il favore dei cittadini della zona che finalmente possono vedere una piazzetta tutta nuova che invita a frequentarla sia di giorno che di sera”. Il “Grand Central”, con la sua offerta a 360 gradi, non è solo ristorazione. Il locale con il suo giardinetto recintato immerso nel verde vuole essere un punto di aggregazione per tutte le età, per trascorrere del tempo in compagnia sorseggiando un caffè o una buona birra, che si trova solo in altri dieci locali in Italia oltre al “Grand Central” di Mestre, o consumando un pasto veloce.
sono contentissimo….Mestre finalmente si sta riappropriando di una sua identità…..nuovi alberghi in zona stazione FFSS….piastra……..bene..benissimo.