Tre feste in una e una miriade di eventi.
Il 25 aprile è alle porte e per Venezia è già conto alla rovescia.
Si festeggia la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e si festeggia il patrono della città: San Marco.
Tradizione vuole che al sacro si unisca anche una ricorrenza profana: quella della Festa del Bòcolo.
Ogni anno, infatti, le donne veneziane ricevono dai loro amati un bocciolo di rosa, a ricordo dello sfortunato amore tra la figlia del doge Angelo Partecipazio Maria, detta Vulcania, e il giovane trovatore Tancredi.
Le iniziative in calendario per l’edizione 2019 sono moltissime e prevedono quest’anno anche delle novità.
Le celebrazioni della Liberazione
Le manifestazioni principali si svolgeranno in piazza San Marco e in Campo del Ghetto Nuovo a Venezia e in piazza Ferretto a Mestre.
Il programma delle celebrazioni per il 74° anniversario della Liberazione tocca però tutto il territorio comunale.
Tra cerimonie di alzabandiera e ammainabandiera e onori resi dal picchetto militare, concerti delle bande musicali di Pellestrina e Tessera, deposizione delle corone ai caduti e il percorso della memoria, che a Venezia si concluderà al Campo del Ghetto Nuovo, il 25 aprile sarà soprattutto una festa in ricordo e di ringraziamento per quanti hanno lottato per la nostra libertà.
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San Marco Patrono
Il giorno di San Marco, come avviene da qualche anno, sarà anche il giorno delle eccellenze veneziane.
Nel pomeriggio del 25 aprile, infatti, nella Sala del Maggior Consiglio, a Palazzo Ducale, l’amministrazione consegnerà un premio simbolico a quanti, persone fisiche o associazioni, si sono distinti nella scienza o nelle arti, nello sport, nel lavoro o per iniziative sociali. Insomma, San Marco è soprattutto la festa dei cittadini.
Cultura e rievocazioni storiche
Proprio per questa ragione, quest’anno la festa del Santo Patrono diventerà una giornata evento che coinvolgerà l’intera città riportandola alle sue radici.
A rievocare le tappe fondamentali della Serenissima saranno le manifestazioni di “Elogio a San Marco“. L’appuntamento è per le 15.45 con la sfilata di 100 figuranti in uniforme d’epoca.
Dalle colonne di Marco e Todaro, all’imbocco di Piazza San Marco dalla parte del Bacino, il corteo raggiungerà il palco della manifestazione. Qui, sulla musica di Armonie Venete, quartetto d’archi con 3 fiati, diretti dalla maestra Cecilia Franchini, si assisterà a un’esibizione di danze del Settecento veneziano in abiti storici.
Dopo i balli, la rievocazione della giornata condurrà alla storica contrapposizione cittadina tra “Castellani” e “Nicolotti” con la riproposizione, da parte della scuola d’arme di Danilo Lazzarini, di duelli con spade e a mani nude.
L’elogio a Venezia e al suo Santo Patrono si concluderà con le esibizioni della mezzosoprano Karine Ohanyan e dell’ attrice Elisabetta Bonazza, che racconterà in versi una storia simile a quella tradizionale sul “bòcolo”.