In quanti modi si può guardare alla Basilica di San Marco?
Ne esiste sempre uno in più.
La Basilica è un patrimonio infinito di simboli e, per quanto risulti tra le opere architettoniche più studiate al mondo, la chiave del suo mistero ancora non è stata svelata.
A proporre una nuova lettura dei suoi mosaici, delle sue volte, dei suoi colori e perfino delle sue imperfezioni, è una recentissima pubblicazione che raccoglie i contributi dei 60 più illustri esperti della storia e dell’architettura marciana che, con un linguaggio adatto anche ai non addetti ai lavori, aprono le porte a un mondo ancora inesplorato.
La Giornata Mondiale del Libro
Nella Giornata mondiale del libro promossa dall’Unesco nel 1996 Metropolitano.it ha scelto la pubblicazione più nuova e in assoluto più rappresentativa per il nostro territorio: “San Marco. La Basilica di Venezia. Arte, storia, conservazione”. Edito da Marsilio Editori, il cofanetto contenente i tre preziosi volumi è stato presentato la settimana scorsa al convegno internazionale “San Marco, la Basilica nel terzo millennio” promosso dalla Procuratoria di San Marco di cui Ettore Vio, il curatore, è stato proto per oltre trent’anni.
23 aprile: una data da ricordare
Perché La Giornata Mondiale del Libro è celebrata proprio il 23 aprile?
La scelta non è casuale. In questa data, infatti, sono morti, nel 1616, tre scrittori considerati dei pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garciloso de la Vega.
Il 23 aprile 2019 l’ Unesco propone un elenco di libri ambientati nelle 20 regioni italiane. Due per ciascuna, al fine di “legare la lettura al territorio”. Per il Veneto suggerisce Un altare per la madre di F.Camon e Venezia è un pesce, di Tiziano Scarpa.
Metropolitano.it aggiunge alle letture l’ultimo capolavoro sulla “Basilica dorata” , tra le top ten dei siti Patrimonio Mondiale Unesco.
L’opera è corredata di fotografie a colori e in bianco e nero che offrono la possibilità di inoltrarsi negli angoli più segreti della basilica e di 42 tavole che mostrano il rilievo tridimensionale degli interni del monumento. Unico neo: il costo. Trattandosi di un cofanetto contenente tre preziosi volumi, può non essere accessibile a tutti. Ecco perché abbiamo deciso di sfogliarne assieme le pagine.
La Chiesa di San Marco era il centro della vita sociale, oltre che religiosa, della Serenissima.
Dalle origini e fino alla fine del XVIII sec. è stata cappella ducale.
Solo nel 1807, per volere di Napoleone Bonaparte, passò dallo Stato alla Chiesa, diventando Cattedrale della diocesi veneziana. Nella sua forma attuale fu eretta nel 1063.
Consacrata nel 1094, quando il corpo di San Marco fu deposto nella cripta in corrispondenza dell’altare maggiore, subì nei secoli successivi importanti modifiche.
Il fascino dell’imperfezione
Al di là delle più evidenti (le facciate coperte da marmi policromi) i nuovi studi riportati nei tre volumi concentrano l’attenzione anche su aspetti inediti.
Sul significato dei colori dei suoi mosaici e sulla luce che vi penetra, per esempio, così come sulle sue anomalie geometriche, sulle sue irregolarità (avvallamenti, fuori-piombo, deformazioni) e sui suoi “difetti“.
“C’ è un’ altra basilica nascosta dentro e dietro i mosaici, nelle sfumature delle luci dell’oro e del vetro – scrive nella suo saggio Adriano Favaro – Non ci si deve fermare a un solo concetto o significato. I simboli, anche nei colori – e la Basilica è una vera enciclopedia – vanno osservati nel rapporto col contesto”.