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IL LINGUAGGIO DEL CIBO

IL LINGUAGGIO DEL CIBO

La cucina come arte e cultura

L’uomo è l’unico essere vivente che non consuma il cibo come gli si presenta in natura, ma al contrario lo modifica, lo trasforma a seconda delle sue esigenze e preferenze individuali. Ecco che allora il cibo da elemento della natura diventa elemento della cultura in quanto definisce l’identità dell’uomo. Un piatto di spaghetti, una pizza, un hot-dog, un vassoio di sushi, un pollo tandoori, non sono soltanto dei cibi, ma sono diventati simboli dell’identità culturale di un paese. Molto spesso, quasi sempre, nascono come fusione tra identità e paesi: anche la pizza al pomodoro ad esempio rappresenta l’unione tra la tecnologia produttiva del Sud Italia per quanto riguarda la pasta e la mozzarella e un prodotto americano – il pomodoro – importato in Europa dai conquistadores spagnoli. Il cibo è cultura – e tecnica – quando si produce. Il cibo è cultura quando si prepara perché una volta acquisiti i prodotti base della sua alimentazione l’uomo li trasforma sulla base del suo gusto personale, della sua sensibilità. Infine il cibo è cultura quando si consuma perché l’uomo lo sceglie con criteri legati sia ad aspetti nutrizionali che simbolici.
La cucina è quindi prima di tutto un luogo di scambio culturale frutto dell’incontro tra materie prime, tecniche produttive e sistemi di preparazione. Con l’affinamento delle tecniche culinarie, con l’aumento degli ingredienti disponibili e con la possibilità sempre più estesa a tutti di dedicare il giusto tempo e spazio ai piaceri della tavola, la cucina è diventata sempre di più un linguaggio attraverso cui esprimere la propria individualità, la propria sensibilità, la propria identità culturale. Ma oltre che cultura, cucinare è anche arte? Direi assolutamente di si. Il grande chef Ferran Adrià ama ripeterlo spesso, e i suoi piatti ne sono una testimonianza. Come lo sono alcune preparazioni della cucina dell’Estremo Oriente che sembrano create per soddisfare gli occhi prima ancora che la bocca.
E lo dimostra anche la grande varietà di strumenti da cucina che l’abilità artigianale dell’uomo è riuscita a creare nei secoli. In effetti, quando abbiamo tra le mani qualcosa di prezioso, e attingiamo a tutta la nostra creatività per realizzarlo, nasce dal profondo di noi stessi il desiderio di incorniciarlo per conferire un aurea di sacralità e rispetto per tanto lavoro e passione. Ed ecco le infinite forme di piatti, posate e tutti gli altri oggetti utilizzati per presentare e preparare il cibo, la cui produzione è diventata nel tempo a sua volta, se non vera e propria arte, sicuramente uno degli aspetti più affascinanti della nostra artigianalità.
Quindi cucina come elemento di identità culturale oltre che come strumento di espressione individuale. Pes.co vuole portare avanti questa idea di cucina come cultura e arte con iniziative che il nostro pubblico potrà scoprire nei mesi a venire. Innanzitutto a partire da quest’autunno Pes.co Ristorante proporrà una selezione di piatti che incarnano il concetto di cucina come arte: delle vere e proprie sculture di cibo che saranno un vero piacere per la vista prima ancora che per l’olfatto e il gusto. Quello che vogliamo portare nel nostro ristorante è un concetto di presentazione del cibo più conosciuto in altri paesi europei che qui in Italia: ad esempio in certa cucina spagnola contemporanea che dedica al fattore estetico un’importanza fondamentale, pur ritornando a servire piatti che per quantità si staccano dalla tradizione della “nouvelle cuisine”. Quantità che è il fattore identificativo di un’altra tradizione che dà del cibo una interpretazione artistica, quella del plateau royal “inventato” dai Savoia e ricorrente nell’offerta di ristorazione in Francia: vere e proprie “torri” di cibo composto con grande perizia e gusto estetico.
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Un’altra iniziativa di Pes.co creata per portare avanti l’idea di cucina come cultura è legata al nuovo progetto di Pes.co che va sotto il nome di “Pescoland: la domenica dei bambini”. Tutte le domeniche, a partire dall’ora di pranzo, le famiglie potranno trascorrere la giornata insieme al Pes.co. I bambini potranno pranzare con i genitori oppure tra di loro, nella serra tropicale dedicata, e trascorrere il pomeriggio tra giochi e attività di gruppo.
E mentre i bambini giocano, i genitori potranno imparare divertendosi: abbiamo organizzato dei corsi di cucina a tema che vi faranno scoprire qualche segreto e qualche “dietro le quinte” della nostra cucina che, anche quest’estate, ha riscosso un successo davvero incoraggiante e un’affluenza sempre maggiore sia a pranzo che a cena. Attraverso queste iniziative Pes.co si propone sempre più come un luogo in cui la cucina e il cibo possano finalmente avere tutto lo spazio che meritano, non soltanto come rito quotidiano ma come espressione di sensibilità artistica e di cultura individuale.
DI FABIO QUADRELLI
* PES.CO RISTORANTE
 

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Tag:  arte, Cibo, Cucina, Cultura