In mostra, in Campo San Tomà, il racconto per immagini di alcuni dei film più famosi girati a Venezia dagli anni Ottanta a oggi.
Tra le sue calli e i suoi canali sono stati girati film di ogni genere: romantici, d’azione, tragici, comici, fantasy. E le sue inverosimili sfaccettature continuano a ispirare registi di tutto il mondo, che continuano a sceglierla come sfondo delle loro pellicole. Difficile quantificare quante ne siano state girate fino ad oggi.
Una mostra, però, rende omaggio ai grandi protagonisti del cinema a Venezia negli ultimi 30 anni.
Si tratta di un racconto fotografico con il quale Andrea Pattaro e Marco Sabadin, fotoreporter professionisti dell’agenzia Vision, regalano al pubblico i ritratti di registi e attori immortalati dentro e fuori i set di alcune indimenticabili pellicole.
I loro scatti saranno esposti fino al 31 marzo negli spazi dedicati dall’Osteria Basegò in campo San Tomà.
Da “In una notte di chiaro di Luna“, con Lina Wertmuller (1989) a “The Young Pope” di Paolo Sorrentino, questa galleria ha saputo cogliere attimi quasi intimi e confidenziali, “rubati” ma anche di semplice quotidianità.
Fotoreporter, che fatica…
Nelle fotografie di Pattaro e Sabadin ogni pixel impresso sulla carta è un pixel di inchiostro, ma anche di fatica.
Perché il cinema, con il suo linguaggio e i suoi meccanismi, non è per nulla facile da immortalare.
Soprattutto negli ultimi anni, dove questioni di sicurezza impediscono di avvicinarsi ai set, agli attori e alla troupe, la vita dei fotoreporter è diventata dura.
Ma le star sono sempre così difficili?
“Non sempre -racconta Andrea Pattaro- A volte attori e registi non solo sono gentilissimi ma diventano addirittura “complici”.
Come Emma Thompson, la “Dama bianca” con la quale trascorse qualche ora al di fuori del set di Effie Grey (2014), accompagnandola in un tour improvvisato in città e riuscendo a immortalarla infine davanti il ponte di Rialto.
Scatti “semplici” – come quello fuori set di Tutti dicono I love you (del 1995) in cui la reflex di Andrea ha saputo cogliere un istante magico tra Julia Roberts e Woody Allen – si contrappongo quindi a scatti più impegnativi.
Due in particolare: quello di Marco Sabadin che nel 1989, dopo sette ore di appostamento, riuscì a fotografare in campo San Barnaba Harrison Ford e Steven Spielberg in città per “Indiana Jones e l’ultima crociata” . Quasi identico il tempo impiegato da Pattaro per rincorrere Jude Law in Piazza San Marco durante le riprese di The Young Pope di Sorrentino, tra incredibili misure di sicurezza e un freddo glaciale.
Tra le altre foto in mostra all’Osteria Basegò anche quelle di Johnny Depp in pigiama durante le riprese di “The Tourist” e di Daniel Craigg ed Eva Green, coppia dal fascino magnetico, ritratti in barca a vela in una scena di “Casino Royale“. Ancora quella di Tom Hanks in città per girare “ Inferno” (2016, di Ron Howard) e che davanti il Caffè Florian si è prestato a una richiesta dei fotoreporter per uno scatto “a tavolino”.
Venezia, set d’autore
Da sempre set privilegiato, Venezia ha mantenuto questa prerogativa negli anni. Tra le riprese più recenti si ricordano quelle girate a gennaio in Campo San Giovanni e Paolo e alle Fondamenta Nove per “The New Pope” di Oscar Paolo Sorrentino.
Il regista già nel 2016 aveva scelto Piazza San Marco come location dell’altra famosissima serie “The Young Pope”, con un coinvolgente Jude Law nel ruolo di Pio XIII. Nel 2017, invece, le telecamere di Hollywood hanno scelto il Canal Grande per il fantasy tv “A Discovery of Witches“, con Teresa Palmer e Matthew Gode, così come negli anni precedenti Venezia è stata set di “Casanova“, ” The Italian Job“, ” Il Talento di Mr. Ripley“, “Il mercante di Venezia“, “Tomb Raider” e “Nikita“.
In città sono state girate anche ben tre pellicole della serie di James Bond: Agente 007 – Dalla Russia con amore; Agente 007 – Moonraker Operazione spazio; Agente 007 – Casinò Royale.
Il Cinema italiano
Non dimentichiamo però il grande cinema italiano. Ve le ricordate le gag esilaranti di Licia Maglietta, Bruno Ganz e Giuseppe Battiston in Pane e Tulipani, commedia con la regia di Silvio Soldini? E Viaggi di Nozze di Carlo Verdone, con quella scena dal balcone dell’albergo Danieli da dove una disperata Fosca (Veronica Pivetti) si suicida gettandosi in canale?
La magia veneziana è scolpita infine in pietre miliari del calibro di Senso e Morte a Venezia (entrambi di Luchino Visconti); nella malinconia di Anonimo Veneziano (prima regia di Enrico Maria Salerno); in Venezia, la luna e tu, la commedia di Dino Risi in cui un giovane Alberto Sordi riveste i panni del gondoliere Bepi con un forzato quanto comico accento veneziano.