Patrizia Delponte ce l’ha fatta.” Per la prima volta nella storia della trasmissione “Cuochi d’Italia”, giunta all’ottava edizione, il Veneto sale sul gradino più alto del podio. Mai un cuoco della nostra regione si era spinto così avanti nella trasmissione condotta da Alessandro Borghese. E mai nessuno chef partecipante alla gara aveva raccolto punteggi così alti.
LA FINALE
Il merito è dunque dell’agrichef di Zelarino, ormai per tutti “Patty Chef”. Con i suoi piatti semplici ma realizzati a regola d’arte, Patrizia ha conquistato la giuria, formata dagli chef Gennaro Esposito e Cristiano Tomei. Nella finale, andata in onda questa sera su TV8, Patty ha battuto il cuoco sardo William Pitzalis, proponendo un menu a base di risotto con fegatini come primo e anatra germanata con riduzione di vino e pera come secondo piatto.
L’AGRITURISMO
Patrizia gestisce dal 2005 con la famiglia l’agriturismo “Al Segnavento” di via Gatta. Ad aiutarla, in particolare, il figlio Giacomo (responsabile di sala e dell’accoglienza) e il figlio Alberto (che sta crescendo sempre più in cucina, dove gioca un ruolo molto importante anche Alessio, unico “esterno” rispetto alla famiglia). Nella sua cucina, Patty Chef punta in particolare sui prodotti della tradizione locale e sulle materie prime prodotte dalla sua azienda. Attualmente, “Al Segnavento” è recensita dalla Guida Michelin con due forchette rosse: il piatto e la casetta rossa.
LA STORIA
Nata in Sicilia da genitori del Friuli Venezia Giulia (mamma triestina e papà friulano), Patrizia si è trasferita a soli tre anni a Mestre. La passione per il mondo del food risale al 1993, quando ha deciso con il marito di trasferirsi in campagna. Afferma di aver tratto ispirazione per la sua cucina in particolare dall’impostazione francese di Ducasse e Bocuse, proprio per l’attenzione ai prodotti del territorio. Ci ha rivelato un retroscena, sulla sua partecipazione a “Cuochi d’Italia”: non è stata lei a chiedere di partecipare, ma è stata segnalata e contattata direttamente dalla redazione. Da lì le selezioni e l’ascesa. Fino a diventare l’ottavo “Cuoco d’Italia”. Con grande orgoglio di questa terra, per una sua eccellenza ora conosciuta e riconosciuta a livello nazionale.
Ciao. Sono la maestra Loredana e colgo l’occasione per salutare Giacomo. Ho seguito alcune trasmissioni su segnalazione del fatto che c’eri tu, carissima Patrizia a partecipare. Sono arcifelice per la tua vittoria! Si vince anche con il tuo dolce sorriso una gara in cui hai messo in mostra le tue indiscutibili arti di grande chef. Brava Patrizia per la tua perseveranza in un’attività che credo difficile e non priva di sacrifici e fatica. Ma hai coronato il tuo bel sogno, vivi in una cornice naturalistica da ammirare e sei circondata dagli affetti più cari. Un grande abbraccio a te e in particolare a Giacomo. Ad maiora! Ciao!