A Carnevale ogni scherzo vale.
Ma quando arriva la Quaresima si fa penitenza; si gettano alle spalle tutte le follie e le trasgressioni, anche della tavola, che il carnevale ha generosamente dispensato.
Tutto diventa “grot”, più mesto.
A questo deve avere pensato Mauro Lorenzon, il mitico oste della mitica Mascareta, quello scrigno del bere di qualità che vi aspetta a Venezia alla fine di calle lunga Santa Maria Formosa e ispirandosi alle più radicate tradizioni della cucina veneziana, ha ideato un mercoledì delle Ceneri da celebrare con una cena schietta e semplice già ben lontana dagli echi del Carnevale.
“Mi sono rifatto alla tradizione del XVI secolo a Venezia, grazie anche al contributo di ricerca di veneziani doc. Convinto come sono che la storia e le proprie radici si fanno conoscere e si tutelano anche a tavola” afferma Lorenzon.
Quindi un desco quaresimale molto veneziano impreziosito da un “tocco rosa” curato da Nadja, la moglie di Mauro e con contaminazioni dal Nord Europa, in particolare dall’area baltica.
E allora molta aringa anche in un’originale insalata russa -”premiata” anche da celebri chef stellati- , polenta sciocca e bigoi in salsa.
“Perchè così tanta aringa? Intanto va ricordato quel piatto povero veneto che è lo “scopeton” e poi perché Venezia era il principale terminale mediterraneo del commercio delle aringhe che arrivavano dal Baltico sotto sale” spiega l’oste Mauro.
Storia e cucina, quindi, abbinate a vini del Nordest: raboso e Tokaj.
Non mancherà qualche sorpresa. Appuntamento mercoledì 6, quindi, per scoprire di persona perché se c’è un oste che non si può certo dire essere sofisticato (e qui il termine non è scelto a caso) questi è Mauro Lorenzon.
ML -se scritto minuscolo equivarebbe a un’unità di misura sconosciuta a ML medesimo-, è puro. Genuino, senza solfiti. E, ascoltandolo di qua e di là dal banco di mescita si “sente il mare” E capisci il vino. Anche in Quaresima.