I dati sono rassicuranti.
La criminalità, nell’area metropolitano di Venezia, è in diminuzione.
Per contro, sono aumentate le misure di prevenzione verso alcune forme di pericolosità sociale, tanto che nel 2018 sono stati disposti ben 63 provvedimenti di DASPO (divieto di accedere ai luoghi sportivi), 10 di DASPO URBANO (divieto di accesso ad alcune aree della città per chi con la propria condotta ne limiti l’accessibilità o compia atti contrari alla pubblica decenza) e 232 provvedimenti di foglio di via.
I controlli sul territorio sono continui e soprattutto in questi giorni sono intensificati con un lavoro di team che coinvolge oltre 200 uomini delle varie forze dell’ordine per assicurare che strade e locali siano sicuri.
Una particolare attenzione preventiva è legata anche ai casi di violenza di genere in ambito familiare che ha portato a 34 ammonimenti.
“Il lavoro di quest’anno ci ha dato grandi soddisfazioni -ha commentato il questore di Venezia Vito Danilo Gagliardi- Nel 2018 abbiamo registrato un importante calo di tutti i tipi di reato eccetto quello dei furti d’auto. Questo significa che l’attività di prevenzione delle pattuglie e l’uso di tecnologie innovative sono stati efficaci. Ci sono state operazioni molto importanti andate a buon fine e un’attenta attività di presidio sul territorio che si intensificherà nel prossimo anno grazie all’introduzione di un nuovo software che sarà installato su tutte le nostre auto e imbarcazioni consentendoci di controllare in tempo reale ogni veicolo segnalato”.
I DATI: Rispetto al 2017 sono notevolmente diminuiti i delitti gravi contro le persone come gli omicidi (1), i tentati omicidi (2), le lesioni dolose (252) e le violenze sessuali (25).
Ma è soprattutto tra i reati predatori che c’è stata un’importante flessione. Se nel 2017 la Questura di Venezia ha registrato 6107 furti, nel 2018 il numero si è fermato a 5103, con una diminuzione di 1004 furti nell’arco di un anno, pari a -16%.
Sono diminuiti anche i furti nelle abitazioni (-13%).
Nel 2018 sono stati infatti 892 contro i 1026 dell’anno precedente. Lo stesso si registra per le rapine, 157 in totale nel 2017 diventate 132 quest’anno.
Le espulsioni intimate con ordine di allontanamento del questore a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni sono state 342, i rimpatri coatti al Paese di origine 24, gli accompagnamenti ai CPR (Centri di permanenza per il rimpatrio) 69 e le espulsioni 53.
Minore, per conseguenza diretta alla diminuzione del numero dei reati, è anche il numero degli arresti, ridotti del 23,51% rispetto al 2017.
LE OPERAZIONI PIU’ IMPORTANTI Le attività maggiormente significative del 2018 sono state l’ Operazione Maharaja, che ha portato alla cattura degli autori del furto dei gioielli di Palazzo Ducale e l’Operazione San Michele condotta a Mestre nel luglio scorso. Lungo l’area della stazione ferroviaria, Via Trento e Monte San Michele centinaia di poliziotti sono intervenuti con un blitz contro i mercanti della droga che avevano assunto il dominio del territorio e causato diverse morti con l’eroina gialla. L’operazione ha portato a 35 provvedimenti di custodia cautelare in carcere, a espulsioni e alla liberazione di un quartiere stanco di subire una situazione diventata insostenibile.
In concomitanza si è svolta l’attività della polizia amministrativa, con 18 provvedimenti della sospensione della licenza di esercizi commerciali nell’area.
Questa stessa attività di controllo si sta attualmente esercitando in discoteche, circoli privati e locali di intrattenimento.
LE FORZE IN CAMPO nel 2018 sono aumentate. Gli equipaggi delle volanti sono infatti 6227 (contro i 5884 dello scorso anno) ma il loro lavoro è anche aiutato dall’incremento della tecnologia.
La Questura di Venezia da qualche mese ha messo in funzione X LAW, un algoritmo che permette di prevenire i reati e che ha dato ottimi risultati. Presto potrà contare anche sul Sistema Mercurio, che consentirà rapidi controlli di persone e veicoli in banche dati e in tempo reale.
“Molto -ha ammesso il questore Vito Gagliardi- dobbiamo anche all’attenzione della cittadinanza, attiva nel segnalare situazioni di pericolo consentendoci di intervenire rapidamente in tutte le situazioni emergenziali”.
Gli aderenti ai gruppi della Sicurezza Partecipata e del controllo del vicinato nel nostro territorio sono attualmente 3500 e nell’arco dell’anno sono intervenuti con 19 mila messaggi di segnalazione.