I cittadini devono sentirsi direttamente responsabili della propria sicurezza. E’ il principio sul quale si basa il concetto di sicurezza partecipata, rappresentato in Italia soprattutto dagli oltre 1600 gruppi di controllo del vicinato, ai quali si affiancano altre associazioni. Una rete capillare che vede rafforzarsi sempre più la sinergia tra cittadini, Forze dell’ordine ed amministrazioni comunali. Nato due anni fa anche a Venezia per volontà del sindaco Luigi Brugnaro, nel Comune di Venezia il controllo di vicinato conta oggi 3500 aderenti e 155 gruppi.
Un importante incontro sul tema ha visto riuniti a Mestre i massimi esponenti delle associazioni nazionali ed internazionali che si occupano di sicurezza urbana consapevole e partecipata come Karl Brunnbauer e Leonardo Campanale, Presidente e Vicepresidente “European Neighbourhood Watch Association”, Francesco Caccetta, Presidente “Italian Neighbourhood Watch Association” (INWA), Filippo Salvalaio, Presidente “Sezione Venezia International Police Association”, Enrico Gavagnin, Consigliere delegato alla Sicurezza Partecipata del Comune di Venezia, Roberta Bravi, avvocato, Segretario Generale Associazione Nazionale Controllo del Vicinato.
Gavagnin ha sottolineato l’importanza di questo convegno come momento di confronto e conoscenza dell’esistenza di moltissime associazioni di controllo del vicinato che si caratterizzano per la partecipazione attiva dei cittadini. Sono sempre in numero crescente le persone che si adoperano perché aumenti il senso di sicurezza percepita nei luoghi in cui si vive, un coordinamento che in forma propositiva e gratuita presta attenzione ai propri vicini creando solidarietà e partecipazione. In aumento anche il numero di Prefetture che stanno aderendo al “Protocollo d’Intesa – Progetto Controllo del Vicinato” con molti comuni. Nel sito del Comune di Venezia si trovano le informazioni per aderire all’iniziativa.