Per la prima volta nell’isola lagunare l’appuntamento annuale del gotha dei produttori mondiali di vetro artistico
ll gotha del vetro artistico mondiale a Murano per la 47^ Glass Art Society Conference. È la prima volta che un evento di questa grandezza ha puntato sulla isola veneziana del vetro.
“Il percorso del Vetro”, questo il titolo scelto per la kermesse (che si è chiusa con straordinario successo alla fine di maggio) ha condotto i visitatori attraverso il percorso tortuoso della storia dell’isola, esplorando il futuro del vetro e scoprendo i percorsi nascosti che collegavano le sedi dell’evento. Un’occasione unica su molti livelli. Innanzitutto, per la possibilità di un confronto aperto e diretto con altre realtà produttive e artistiche, a partire da quella degli Stati Uniti, utile per misurarsi e per trovare nuovi spunti e nuove motivazioni. Utile, inoltre, perché l’argomento identifica nell’isola di Murano il luogo in cui discutere del futuro del vetro e non solo del suo passato. Aprirsi verso il mondo vuole dire aggiornarsi, acquisire nuove idee e nuove collaborazioni che, rielaborate dai maestri vetrai, possono portare reale innovazione artistica e nuove possibilità economiche. Un programma fitto di interventi ed eventi, con protagonisti i massimi esponenti del mondo del vetro, come l’attuale direttore artistico della Scuola Del Vetro Abate Zanetti, Livio Seguso, ma anche maestri internazionali come Martin Janecky, Benjamin Moore e André Gutgesell. È stato riservato anche il giusto e dovuto spazio per ricordare l’immenso talento di Pino Signoretto, purtroppo scomparso proprio nei giorni in cui il calendario della conferenza veniva stilato.
La manifestazione ha adottato un modello diffuso di esposizione, con eventi e iniziative ospitati da diversi palazzi storici e istituzioni muranesi, per far vivere Murano ai partecipanti e farli entrare fisicamente nella vita quotidiana dell’isola del vetro. Proposti anche dei tour a tema, per portare gli ospiti a visitare le fornaci attive su una specifica tecnica o tipo di produzione: il percorso della Soffiatura, il percorso del Lume, quello della Decorazione e dell’Incisione, il percorso Storico a coinvolgere le fornaci più significative della storia muranese come Salviati. Notevole interesse hanno suscitato in particolare le visite guidate al Museo del Vetro.
Anche la Scuola del Vetro Abate Zanetti, dal 2016 Istituto Superiore ha previsto l’offerta di attività specifiche di insegnamento sulle tecniche del vetro con ospiti e maestri di importanza mondiale quali Martin Janecky, Amber Cowan, Loren Stump e Rudi Gritsch, punto di riferimento nei giorni centrali della conference con una serie di workshop.
Murano, dunque, è ritornata (legittimamente) per circa una settimana al centro del mondo del vetro artistico: un crocevia di idee, persone e tecniche per consentire di rilanciare l’immagine dell’isola, per generare lavoro e per sviluppare la sua economia.
LE TECNICHE DI LAVORAZIONE DEL VETRO
LUME
E’ una tecnica applicata già nel Rinascimento a Venezia e poi sviluppata nel XVIII secolo. Consiste nel modellare dei semilavorati sotto forma di tubi e bacchette, con diversi diametri e spessori. Prima si rammollisce la canna al calore di una fiamma orizzontale alimentata da gas metano e ossigeno (o aria) quindi la si modella con l’ausilio di piccoli strumenti anche in forme di figure umane o animali. Le perle vengono ottenute avvolgendo il vetro sciolto attorno ad un filo di rame o di ferro rivestito di materiale refrattario. Attraverso la modellazione del vetro a cannello si possono creare sculture, figure o gioielli, pendenti, anelli o monili.
VETROFUSIONE
Detta anche termoformatura o fusing, la vetrofusione, nata in tempi più recenti, permette di creare svariati oggetti e opere utilizzando diversi tipi di materiali: la lastra piana, appoggiata su supporti compatibili, può assumere, ad alte temperature, una infinità di forme; le tessere di vetro opportunamente sagomate e unite ad ossidi di vetri, smalti o altre sostanze danno vita a “quadri” con effetti multicolori e profondità inaspettate. La vetrofusione permette di produrre vetrate, oggettistica, piastre-scultura e bigiotteria con moltissimi interventi di tipo pittorico. Partendo dal vetro incolore e lavorando su vari strati sovrapposti si ottiene, su un unico oggetto, un insieme di colori contrastanti o in sequenza di tonalità.
IN FORNACE
Tra le tecniche di fornace, si ricorda in particolare la soffiatura, scoperta già sul finire del I secolo a.c. in Medio Oriente e diffusa in epoca romana. Questa tecnica permette di creare oggetti di uso quotidiano, dall’arredamento all’illuminazione. Attraverso la soffiatura si realizzano bicchieri, come il tradizionale calice veneziano, piatti e vasi. Ad essa si applicano decorazioni a caldo di vario tipo, sviluppando tecniche complesse come la filigrana e lo zanfirico, il reticello, la lavorazione a canne e murrine e l’incalmo. La lavorazione del vetro massiccio permette di realizzare opere scultoree e oggetti di design ed artistici.