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La spina dorsale del terminal crociere

La spina dorsale del terminal crociere

Attiva dal 1937 al porto di Venezia, la Cooperativa Portabagagli garantisce oggi servizi logistici a 360°

Due milioni di bagagli ogni stagione, tonnellate di provviste movimentate e mai un capello fuori posto. Sono una delle eccellenze del porto di Venezia ed uno dei bracci operativi del terminal crociere. Stiamo parlando degli operatori della storica Cooperativa Portabagagli del Porto di Venezia, che lavora per le navi da crociera nelle banchine veneziane dal 1937. Di loro ci parla Vladimiro Tommasini, al quarto mandato come presidente della Cooperativa.

Ci descriva in poche parole la Cooperativa Portabagagli del Porto.

«Tutto parte da un Regio Decreto del 1° giugno 1937, che regolamentava il servizio di facchinaggio per quelle che allora erano le navi mercantili. Da allora si è iniziato a definire un gruppo di facchini che è cresciuto negli anni ed è stato regolamentato come “Gruppo portuale” dal Provveditorato e dalla Capitaneria. Negli anni Novanta, la trasformazione in Cooperativa; poi il boom della crocieristica, che ha seguito due anni bui come il 1999 ed il 2001 con il porto crociere praticamente vuoto. Dal record del 2013 di un milione e ottocento mila passeggeri, con le limitazioni volontarie al transito delle grandi navi siamo scesi a circa un milione e duecento mila passeggeri della stagione che sta per concludersi. A guardare i grafici, sembra che la crocieristica a Venezia abbia intrapreso una lenta ed inesorabile caduta, complice anche la cattiva situazione geopolitica del Mediterraneo Sud-orientale. Come azienda ci auspichiamo che non si perda altro tempo e che si trovi al più presto una soluzione per far ritornare il terminal di Venezia il primo hub crocieristico mondiale. A questo punto permettetemi, devo essere chiaro, non si può più perdere tempo: Venezia ha bisogno di una risposta!».

Qualcosa di più, quindi, di un semplice gruppo di portabagagli?

«Al giorno d’oggi è riduttivo parlare di portabagagli. Ormai la nostra Cooperativa è un’azienda strutturata che in piena stagione può contare su 150 operatori e che si occupa della logistica a 360° di terminal crocieristici: dalla gestione del bagaglio, a quella del provviste di bordo che smistiamo e stocchiamo nel nostro centro logistico “Cruise Logistic” di Malcontenta. Poi, ci sono i servizi di assistenza dei passeggeri con i tour e i transfer in Laguna. Perché tutto giri alla perfezione serve personale qualificato e continuamente formato, attrezzature uniche nel loro genere (la Cooperativa è arrivata a brevettare un prototipo di nastro trasportatore riconosciuto a livello internazionale, ndr) e tanta organizzazione. Per tenere tutto assieme abbiamo guardato in fondo alla nostra anima ed abbiamo dato vita ad un brand, “Venezia 1937”, che racchiude la Cooperativa, il centro logistico Cruise Logistic, i servizi di Granturismo ed i servizi di gestione del bagaglio in città Easy Luggage. Per saldare il nostro rapporto con il territorio, poi, assieme ad altre imprese del porto e della gronda lagunare, abbiamo dato vita all’Associazione Amici della Laguna e del Porto per attività ed eventi con scopi benefici».

Avete un ruolo determinante all’interno del terminal crociere di Venezia.

«Siamo qui dal 1937. Definire il nostro un ruolo chiave è limitativo: siamo la spina dorsale del terminal, la sua anima originaria, quella più veneziana, più autentica. Nel 2010, il terminal di Venezia ricevette il riconoscimento come miglior porto al mondo per i servizi: quel premio è stato poi consegnato alla Cooperativa, proprio come riconoscimento della centralità della nostra organizzazione nella gestione del terminal. I numeri parlano da soli: nel 2014 abbiamo movimentato in porto circa due milioni di bagagli con un’incidenza di rottura dello 0,01% ed un rating di apprezzamento del nostro servizio da parte di passeggeri del 97%».

Praticamente, un record mondiale…

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