Partono i lavori per il restauro e la valorizzazione degli spazi verdi all’interno dell’area Marciana
Una romantica cornice ricca del fascino della storia e dei profumi intensi dei giardini mediterranei. Un po’ parco secolare alla riscoperta dei suoi angoli più segreti e un po’ viaggio olfattivo che attraverso il potere aromatico degli agrumi conduce alla scoperta visiva delle tipiche presenze botaniche ottocentesche, dove il glicine, con i suoi grappoli pendenti, crea profusioni di sfumature lilla che ben si sposano con l’azzurro-verde della laguna. Uno scorcio privilegiato sul bacino di San Marco ritorna finalmente a vivere: 5.500 metri di verde e di mille altri colori che un tempo furono “Reali” e che oggi, grazie alle erogazioni liberali di moderni mecenati, diventeranno così realistici da poterli toccare con mano.
I tempi sono stabiliti: inizio dei lavori a maggio, consegna a primavera 2018.
Venice Gardens Foundation e Assicurazioni Generali sono pronti a partire. Il restauro dei Giardini Reali di San Marco è il preludio a un rilancio complessivo dell’area i cui spazi sono in concessione alla Fondazione per i prossimi diciannove anni. Qui nasceranno aree destinate agli eventi, una caffetteria e una zona servizi. Sarà anche riaperto il collegamento con le Procuratie Nuove attraverso il restauro del ponte levatoio costruito quando queste erano sede del Palazzo Reale in cui ebbe la propria residenza Napoleone Bonaparte.
Il progetto è legato a due architetti di fama: il veneziano Alberto Torsello, “reduce” del recente restauro della Scuola Grande della Misericordia, per la parte architettonica e l’architetto botanico Paolo Pejrone, noto per le sue competenze nella cura dei giardini e dei parchi storici, per l’area green.
IERI E OGGI
I Giardini Reali nacquero in epoca napoleonica in un contesto di rilancio dell’area Marciana con il Piano per Venezia voluto da Napoleone. Furono realizzati come “giardino di palazzo con passeggiata sull’acqua” con la designazione delle Procuratie Nuove a Palazzo Reale.
Furono già allora costruiti un pergolato in ghisa, il ponte levatoio di collegamento alle Procuratie e perfino la Coffee House. Nei due secoli intercorsi si sono succedute più serre, giunte ai giorni nostri, come il resto, in uno stato di grande degrado.
Il progetto di restauro, di valorizzazione e di manutenzione dei Giardini reali di San Marco promosso da Venice Gardens Foundation Onlus prevede una spesa di circa cinque milioni di euro. Due di questi sono stati stanziati dalle Generali. Gli altri sono stati raccolti attraverso le campagne Art bonus tra tutti coloro che hanno fatto proprio l’impegno dei nuovi mecenati che, con contributi da meno di 1000 euro a più di 100 mila euro liberamente erogati, intendono salvaguardare, con i beni culturali, la nostra stessa identità.
IL RESTAURO
Sarà di tipo conservativo e riguarderà sia la parte dedicata al giardino, dove l’architetto Paolo Pejrone, ispirandosi all’originaria idea austriaca dell’atmosfera mediterranea, prevede di valorizzare gli angoli segreti con glicini e piante di agrumi, sia la parte architettonica. Saranno quindi demoliti gli edifici incongrui e in stato di abbandono come il bunker costruito durante la seconda guerra mondiale e le strutture edilizie da tempo dismesse e degradate, mentre saranno restaurati la serra e il padiglione Santi, dove saranno realizzate la caffetteria e vari servizi, tra cui i bagni pubblici.