Querini Stampalia e Vez: sedi antiche per biblioteche contemporanee
Poli, ma non opposti. Diverse, ma orientate verso direzioni analoghe. Una “contemporaneamente antica”, l’altra “anticamente contemporanea”.
Sono le biblioteche Querini Stampalia e Vez, oggi ufficialmente punti di riferimento per tutte le biblioteche del Veneziano. A dirigerle sono due donne, Marigusta Lazzari alla Querini e Angela Fiorella alla Vez, mosse entrambe da un’identica passione: quella per i libri e per gli straordinari luoghi che li custodiscono.
«La nostra mission, che poi è quella indicata già tempi orsono dal nostro fondatore, il conte Giovanni Querini Stampalia – spiega Marigusta Lazzari – punta però a frontiere più ampie, ossia a fare in modo che la biblioteca dei Veneziani, com’è stata ribattezzata, continui ad essere luogo di aggregazione e di scambio culturale. Certo la Querini Stampalia è biblioteca di conservazione, perché ha un fondo antico straordinario; ma queste stanze dei libri sono soprattutto “luogo di culto dei buoni studi e delle utili discipline”, nel senso moderno, con cui si può tradurre questa parte delle volontà che il conte Giovanni ha affidato al suo testamento».
Nonostante la sua maestosità, il palazzo cinquecentesco che si trova a pochi passi da San Marco non è e non vuole essere tempio di un’intoccabile perfezione ma un luogo di cultura viva e aggiornata. Il conte voleva che fosse aperto al pubblico fino a tarda sera e anche nei giorni festivi. Così è. Ancora oggi, la Querini Stampalia è l’unica biblioteca in Italia aperta fino alle 24, tutti i giorni, compresi Natale e primo dell’anno, e conta su un patrimonio di 370 mila volumi. Soprattutto, ancor oggi è meta di studiosi e di studenti, così a casa propria fra quelle stanze dei libri da dedicarvisi a volte seduti, scalzi, nelle comode poltrone. Per qualcuno quel senso di casa e insieme di riconoscenza è rimasto tanto vivo nel tempo da decidere di “saldare un debito” obbedendo ad una sorta di obbligo morale. È il caso dell’architetto Mario Botta, che, quando da studente condivideva a Venezia un appartamento senza riscaldamento con altri compagni di università, trascorreva le fredde serate di studio invernali nelle riscaldate sale di lettura della Querini Stampalia. Vent’anni fa, quando sono iniziati i primi lavori di restauro, ha messo a disposizione gratuitamente la propria professionalità, realizzando la nuova area di servizi della sede: l’internet caffè, il bookshop, gli spazi del giardino e il nuovo auditorium.
Modernità e antichità trovano il giusto equilibrio anche alla Vez, la biblioteca che ha sede nelle stanze della storica Villa Erizzo a Mestre. All’interno, spazi funzionali e all’avanguardia, ampliati quest’anno con l’apertura di tre nuove ulteriori sale, dodici nuove postazioni di lettura dotate di prese elettriche e attrezzate con 180 metri di scaffalature per far fronte all’incremento delle richieste registrato nel corso del 2016. Oggi la Vez mette a disposizione oltre 150 mila volumi. Lo scorso anno sono cresciuti il numero degli iscritti (5400) e i prestiti (61.300) e questo ha portato a decidere per un ulteriore ampliamento dell’orario di apertura nei fine settimana e nella fascia serale, sempre nell’ottica di riscoprire le biblioteche come luoghi di cultura viva e attiva.