Il PalaExpo di Porto Marghera ospita ad ottobre la nuova fiera in cui i migliori inventori di tutto il mondo si confronteranno per promuovere e realizzare le loro idee
Parte da Venezia la sfida italiana al mondo planetario dell’innovazione. Dal 13 al 16 ottobre, il PalaExpo di Porto Marghera ospiterà la più ampia rassegna in Europa per inventori di tutto il mondo: l’International Inventors Exhibition, che è gia on-line con il sito ufficiale e nuovo portale www.dnest-inventors.eu.
«D-nest International Inventors Exhibition completa oggi gli obiettivi del progetto, offrendo un’occasione d’incontro e di confronto tra inventori provenienti da tutto il mondo, dove verranno presentati concetti innovativi e invenzioni, che aspettano solo di essere sviluppati e trasformati in prodotto» spiegano Gianfranco Gramola (architetto e product designer) e Matteo Cristani (professore di Ingegneria dell’informazione all’Università di Verona), fondatori di D-nest e organizzatori dell’evento (insieme a Roberto Marchesini, financial advisor).
La fiera, un evento globale per presentare idee, progetti e prodotti innovativi, declinati a 360 gradi (dall’elettronica alla salute, dall’ambiente alla meccanica, dalla tecnologia al design, dal sociale all’impresa), prende spunto dalla società spin-off del Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona che ha sede presso il Science Technology Park, impegnata nella promozione e tutela delle idee come propulsori di progresso.
«Il nostro obiettivo – spiegano – è mettere al centro l’uomo, prima ancora delle tecnologie e delle innovazioni; ci rivolgiamo quindi a tutte quelle persone che pensano di avere un’idea interessante e, perché no, rivoluzionaria, a chi nel tempo libero porta avanti un progetto per migliorare la vita di tutti. Steve Jobs e Bill Gates hanno cambiato il mondo dal buio di un garage. Noi crediamo che ci siano tanti come loro ed il Veneto è regione che ha sempre prosperato grazie alle capacità imprenditoriali e all’inventiva dei singoli. Quello di cui hanno bisogno queste persone, però, sono la visibilità ed i giusti contatti, che noi puntiamo a far trovare proprio all’appuntamento di ottobre».
www.dnest.eu è il sito che già anticipa l’esposizione e si presenta come una piattaforma che ha l’obiettivo di essere il più efficiente, sicuro e completo strumento di networking, informazione e promozione per tutti coloro che si occupano di innovazione, a qualsiasi livello. Il sito è articolato su più livelli e aree, alcune aperte ai visitatori ed altre riservate agli utenti registrati, offre servizi di certificazione e protezione di contenuti tramite un patto di riservatezza che la piattaforma genera in automatico per la documentazione riservata.
Perché la scelta di Venezia per un evento ad alto impatto tecnologico e futuristico, che sembra quasi stridere con l’antica impronta di una città fuori dal comune? «Abbiamo scelto Venezia come location – dice Gianfranco Gramola – perché è una città che ti pone delle problematiche nuove, di volta in volta da affrontare: dall’abbassamento delle fondamenta allo scavo dei canali, dalle grandi navi all’invecchiamento della popolazione. È un laboratorio di soluzioni e la nostra visione è proprio questa: il futuro del mondo dipende dall’innovazione, perché abbiamo bisogno di progettualità, di nuove prospettive. Se non si ha una visione costruttiva, positiva e audace sul futuro, non si potrà avere innovazione. Innovazione è un atteggiamento attivo, non passivo, non è ritirarsi nel proprio orticello ma andare avanti e migliorare».
Cosa significa innovare in un contesto storico fatto di velocità, di continui cambiamenti, laddove il nuovo, domani, è già superato? «Innovare – dice ancora – è un processo dinamico: posso ideare oggi un prodotto e domani averne un’implementazione completamente diversa. Chiunque pensa che “il trovato” è statico, e rimarrà tale nel tempo, è fuori strada. Il trovato è il punto di partenza, e vive della sua evoluzione continua, in un percorso in continuo cambiamento grazie alla creatività e alla genialità quotidiana dell’uomo».
Molti saranno i nomi internazionali che si confronteranno durante i workshop e i convegni per veicolare un concetto importante: «L’innovazione – conclude – nasce perché si ha un atteggiamento di curiosità e di apertura verso il nuovo. Se si riesce ad implementare questo atteggiamento mentale con le competenze e le conoscenze tecniche, ovvero il sapere, si è già al secondo gradino. Il terzo step si raggiunge quando si coniuga la capacità, la caratteristica e l’indole di un individuo alla creatività e alla genialità».
Questa speciale alchimia, si esprimerà in tutta la sua potenza durante i quattro giorni dell’International Inventors Exhibition.