Scende fino a 40 metri ed è stata recentemente inaugurata a Montegrotto Terme. Un esempio di alta ingegneria,
che unisce le peculiarità dell’acqua termale alla possibilità di svolgere esercitazioni subacquee ma anche attività di ricerca universitaria. E come se non bastasse anche i tempi di realizzazione sono stati da record
È italiana la piscina più profonda al mondo e si trova nel nostro territorio, a Montegrotto Terme, adiacente all’hotel Millepini. Inaugurata all’inizio dell’estate da due campioni dell’apnea come Umberto Pelizzari ed Enzo Maiorca, con i suoi quaranta metri di profondità, è unica e destinata a diventare centro d’eccellenza mondiale per tutte le attività subacquee, con o senza bombole. Al prestigio internazionale che già deriva dalle riconosciute virtù terapeutiche e rigeneranti delle acque termali, infatti, per i Colli Euganei si aggiunge un ulteriore elemento di unicità: la piscina più profonda del mondo che utilizza la ricchezza naturale del territorio, l’acqua termale.
Fino ad ora il primato spettava al Belgio, oggi l’Italia può vantare una struttura da record non solo per gli appassionati subacquei, ma anche – e soprattutto – per le Università e i Centri di ricerca, che potranno svolgere, in condizioni ottimali, studi sulla pressione esercitata dall’acqua sul corpo umano. “Un sogno diventato realtà”: questo è Y-40 per Emanuele Boaretto, artefice di questa immane opera (riduttivo chiamarla solo piscina) e appassionato di subacquea, architetto e imprenditore turistico della zona termale di Abano-Montegrotto Terme, Padova. Boaretto ha avuto il coraggio di “scendere nelle profondità” e nelle difficoltà di un territorio – che, nonostante sia famosissimo per la qualità delle sue acque termali, negli ultimi anni stava risentendo gli effetti della crisi globale – e di proporre un progetto imprenditoriale, capolavoro architettonico ed ingegneristico, capace di rilanciarne l’economia in virtù della sua unicità nel mondo.
L’intuizione è divenuta un sogno e il sogno realtà, grazie alla tenacia di Boaretto, il quale è riuscito non solo a realizzare il progetto, ma anche, grazie alla sua capacità di unire uomini, professionisti e risorse, ad offrire un possibile modello di Italia civile di cui, oggi, si sente forte l’urgenza. È per questo che, forse, il primo record della piscina è da ricercare proprio nel coraggio di averla prima pensata e poi nella volontà di averla realizzata in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando. Fondamentale è stata l’esperienza di lungo corso maturata dalla sua famiglia in ambito turistico, un’esperienza che è diventata professionalità, trasmessa anche alle generazioni successive. Giovanni e Sofia Boaretto, i figli di Emanuele, lo hanno accompagnato con entusiasmo in questa sfida, perché, come insegna l’arte subacquea, “non ci si immerge mai da soli”. Ed è proprio dalla collaborazione di un folto gruppo di individui che, attraverso una battaglia comune, si è giunti a questo straordinario risultato.
«È sufficiente scorrere l’elenco dei partner economici, delle imprese e delle maestranze coinvolte – sottolinea Boaretto – per rendersi conto di come Y-40 sia a tutti gli effetti un’opera corale, alla cui realizzazione hanno concorso i migliori protagonisti imprenditoriali non solo del territorio, ma anche nazionali e internazionali. L’impressione che ne deriva è quella di una sfida superata insieme, dove ciascun attore ha messo in gioco le proprie competenze».
L’ingegneria, nel corso dei lavori, si è trovata non di rado ad affrontare problemi che non erano ipotizzabili in sede di progettazione, riuscendo a risolverli tramite soluzioni che sono diventate un punto di riferimento per le future costruzioni che si andranno a realizzare in questo settore. Ma Y-40 è prima di tutto un capolavoro di architettura, dove le qualità teoriche e tecniche necessarie per la realizzazione del progetto si sono unite alla capacità di organizzare e trasformare, con profondo senso di responsabilità, il territorio. Y-40 è stata progettata per ridurre al minimo l’impatto ambientale: la vasca è completamente invisibile dall’esterno e vi si accede attraverso una struttura dalle linee essenziali. I lavori, iniziati il 2 maggio 2013, sono stati completati esattamente un anno dopo, con la posa dell’ultima mattonella e la collocazione del logo: quasi un record nel record.
Y-40 Aperta 365 giorni all’anno;
Temperatura dell’acqua termale: 32-34°C;
Volume della vasca con acqua termale: 4.300mc³;
L’unico tunnel sospeso al mondo immerso e trasparente (lunghezza 13m);
Superficie della piscina: 21m x 18m;
6 i metri di diametro della pozza da 40 mt Piattaforme a diverse profondità di -1,3m,-5m,-6m,-8m,-10m,-12m,-40m;
Grotte subacquee progettate per svolgere corsi di speleosubacquea dai primi livelli fino all’allenamento dei professionisti.