Il contributo massimo per l’installazione delle infrastrutture di ricarica è di 1.500 euro per i privati e può arrivare a 8.000 per installazioni sui condomini
Si rinnova anche per il 2025 il bonus Colonnine domestiche, l’incentivo che riguarda l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici effettuati da utenti domestici. Lo comunica il Ministero delle Imprese specificando che il bonus è rivolto a coloro che hanno comprato e installato la colonnina tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2024 e che non hanno potuto presentare la domanda entro il termine di chiusura della precedente edizione della misura. I destinatari delle agevolazioni sono le persone fisiche residenti in Italia e i condomìni rappresentati dall’amministratore o da un condomino delegato. I titolari di ditte individuali o società non possono beneficare di questa agevolazione.
La presentazione delle domande
Il bonus Colonnine domestiche è un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa delle infrastrutture che servono per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, come appunto colonnine o wall box. Le domande si possono presentare dalle 12 del 29 aprile alla stessa ora del 27 maggio utilizzando la piattaforma telematica nel sito web di Invitalia, con accesso tramite Spid, carta di identità elettronica o Carta Nazionale dei Servizi. La richiesta on line del contributo va fatta compilando l’apposito modulo “Relazione finale Bonus colonnine” seguendo le istruzioni nell’arco di tempo indicato e l’utente deve avere un indirizzo di Pec, posta elettronica certificata, attiva. Una volta completata correttamente la domanda, il sistema informatico genera una ricevuta di registrazione.
Il contributo e cosa serve per richiederlo
Il limite massimo del contributo è di 1.500 euro per gli utenti privati e arriva fino a 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali. L’agevolazione è concessa entro 90 giorni dal termine per la presentazione delle domande e ciascun beneficiario, che sia una persona fisica o un condominio, può presentare soltanto una domanda. I privati devono fornire codice fiscale e documento di identità del richiedente; copie delle fatture elettroniche relative all’acquisto e installazione dell’infrastruttura di ricarica; estratti del conto corrente che confermino i pagamenti legati alle fatture elettroniche; una relazione finale sull’investimento effettuato e le spese sostenute e una certificazione di conformità rilasciata da un installatore che attesti la corretta installazione.
Per i condomini è necessario il codice fiscale del condominio e il documento di identità dell’amministratore assieme a una sua dichiarazione che attesti il possesso dei requisiti per l’installazione o quella dei condomini delegati per condomini con un massimo di 8 partecipanti, nel caso in cui i lavori riguardino parti comuni degli edifici; delibera assembleare di autorizzazione per i lavori sulle parti comuni; copie delle fatture elettroniche relative ad acquisto e installazione ed estratti conto che li confermino; relazione dell’investimento e delle spese sostenute; certificazione di conformità di installazione corretta da parte di un installatore e informazioni relative al numero di conto corrente sul quale si desidera ricevere il contributo.

Le colonnine di ricarica in Italia
Le domande presentate per colonnine domestiche saranno valutate in base all’ordine cronologico di presentazione e il contributo erogato in un’unica soluzione. Allargando l’orizzonte alla presenza di punti ricarica in Italia, secondo quanto rileva Motus-E a fine 2024 i punti di ricarica per auto elettriche erano 64.391, mentre il parco circolante di veicoli elettrici al 28 febbraio 2025 ha raggiunto quota 289.186. Circa il 57% delle infrastrutture di ricarica si trova nel Nord della penisola, il 20% nel centro e il 23% nel Sud e nelle Isole. Per quanto riguarda le regioni, a possederne di più è la Lombardia con 12.926 strutture. Seguono il Lazio con 6.917, Piemonte con 6.151 e Veneto con 5.880, quinta l’Emilia Romagna che ne ha 5.086. I punti di ricarica in autostrada sono 1.087. Guardando alle potenze, quasi il 78,5 delle colonnine funziona in corrente alternata AC fino a 49 kW, il 21,5% in corrente continua DC da 50 KW in su.